Dall'Abbazia di Montecorona, passando per San Benedetto Vecchio, per la serra di Burano fino al Monastero di Santa Croce in Fonte Avellana: giovedì 25 agosto p.v. si inaugura il Cammino Camaldolese di San Benedetto. L'idea era stata lanciata e approfondita in un convegno svoltosi a Monte Corona lo scorso 23 giugno e ora è a un passo dal diventare realtà. Si tratta di un cammino libero e spontaneo.che vuole dare vita a un’esperienza culturale, ecologica, spirituale, escursionistica. Almeno così lo hanno pensato Celso Bini, Franca Cecchini, Sergio Clementi, Valentino Palpacelli, Angelo Venturucci, volontari mossi dal proposito di valorizzare la presenza dei monaci camaldolesi ed in generale benedettini nella zona umbro-marchigiana. A loro si è unita l'Associazione Eticamente e il Comune di Umbertide. Circa 80 km suddivisi in quattro tappe da circa 20 km l'una, in una alternanza di paesaggi, piccoli borghi di campagna, parchi naturali, castelli, e monasteri. Il pellegrinaggio che inaugura il Cammino partirà dall’Abbazia di Montecorona con la benedizione del Vescovo di Gubbio e di Città di Castello, Monsignor Luciano Paolucci Bedini che saluterà e benedirà i partecipanti. Al sindaco di Umbertide, Luca Carizia il compito di consegnare la patente del pellegrino. Lungo il tragitto i pellegrini saranno accompagnati dal simbolo blu cielo e dallo stemma camaldolese: un calice in campo turchino, due colombe bianche a rappresentare la vita dei monaci eremiti e quella dei monaci cenobiti che vi si abbeverano. In alto, una stella di David a segnare la continuità tra vecchio e nuovo testamento. Durante le tappe del cammino i partecipanti saranno salutati anche dal sindaco di Gubbio, Filippo Stirati a Santa Maria di Burano e dal vicepresidente della Regione Marche, Mirco Carloni a Chiaserna.