L’udienza preliminare è fissata per il 6 febbraio. Il Gup sarà Claudia Matteini la stesso dell’omicidio Geusa. L’iter processuale a carico di Luigi Battista, l’omicida reo confesso di Furio Brancaleoni, ucciso nella propria bottega a colpi di pistola lo scorso 14 aprile, entra nel vivo. Battista, difeso dall’avvocato Ubaldo Minelli, dovrà rispondere di omicidio doloso aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, oltre che di detenzione abusiva di pistola con matricola abrasa e di possesso illegale di 75 munizioni. A sostenere l’accusa sarà il pubblico ministero, Giuseppe Petrazzini. Opterà per il giudizio abbreviato la difesa del Battista, che punta a far cadere le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi, anche in virtù delle condizioni fisiche dell’operaio calabrese, paraplegico al 100%. L’avvocato Minelli punterà anche sulla collaborazione del Battista, a partire dalla stessa sera dell’omicidio, con la giustizia indicando ad esempio ai Carabinieri il luogo in cui aveva nascosto l’arma.