Il C.R.U. vuole portare “Un defibrillatore in tutti i campi di calcio”

Un’iniziativa per tutelare la vita e la salute dei ragazzi e per evitare tragedie sui campi di calcio. È lo spirito con cui il Comitato Regionale Umbro ha presentato, questa mattina presso la sala consiliare di Palazzo Spada a Terni, il progetto “Un defibrillatore in tutti i campi di calcio” nato con l’obiettivo di trasformare il pronto intervento in una pratica consueta e diffusa sui campi di calcio e di promuovere la responsabilità e prevenzione. Sette sono le società del comprensorio ternano che oggi hanno ricevuto gli strumenti salvavita: la Gabelletta per la categoria eccellenza, l’Ortana per la promozione, il San Gemini per la prima categoria, il Real Avigliano e il Gualdo-Narni rispettivamente per la seconda e terza categoria, l’Omnia calcio a 5 per il calcio femminile e la GMT 2005 per il puro settore giovanile. Sono intervenuti il sindaco di Terni Paolo Raffaelli, l’assessore allo sport del Comune di Terni Giuseppe Boccolini, il presidente del Comitato Regionale Umbro della F.I.G.C. Luigi Repace e il delegato provinciale Giampiero Micciani, il segretario generale della LND Massimo Ciaccolini e il presidente provinciale del CONI Massimo Carignani che ha applaudito con entusiasmo questa iniziativa. Erano inoltre presenti i dirigenti della Fondazione Carit di Terni e Narni e della Calce S. Pellegrino di Narni che hanno sostenuto attivamente il progetto, il presidente della Sezione Arbitri di Terni Franco Delliguanti e il vicesindaco Feliciano Polli. Una platea gremita che il Sindaco Raffaelli ha ringraziato, elogiando la logica di prevenzione che sta alla base di questo progetto e che dovrebbe essere estesa anche ad altri tessuti sociali. “L’iniziativa – ha proseguito il Sindaco - ha un ruolo formativo fondamentale nella misura in cui le società sportive assolvono la funzione di educatori di una fascia di età molto delicata e promuovono la cultura della responsabilità della salute”. Con lo spirito di promuovere e diffondere nella comunità sportiva non soltanto la cultura ma anche la capacità pratica di fare operazioni di primo soccorso, il delegato provinciale Giampiero Micciani ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa per garantire agli atleti una maggiore tutela sanitaria. In qualità di medico oltre che di presidente, Luigi Repace ha poi posto l’accento sulla necessità di fare prevenzione e di promuovere la responsabilità. “Questo progetto, che portiamo avanti da quasi tre anni - ha dichiarato il presidente – dimostra che la LND non pensa solo a i 90 minuti della partita, ma pensa anche ai principi di solidarietà e di responsabilità che un dilettante deve portare avanti”. Ed ha poi rimarcato l'elevata affidabilità dei defibrillatori in questione: “Si tratta di strumenti all’avanguardia di ultimissima generazione, il cui utilizzo è estremamente semplice grazie ad unico bottone e ad elettrodi precollegati e non polarizzati. Si tratta infatti di apparecchi semiautomatici che possono essere utilizzati anche dai cosiddetti ‘laici’. Basterà un corso di un giorno presso una sede del 118 affinché lo strumento possa essere correttamente utilizzato, in caso di urgenza e encessità, sia durante le partite sia nel corso degli allenamenti”. “Il Comitato Regionale Umbro – ha dichiarato Massimo Ciaccolini, segretario generale della LND - è al primo posto in Italia per aver dato impulso a questo ambizioso progetto che in due anni ha già dotato di defibrillatori 125 delegazioni provinciali. Si tratta di un impegno di grande civiltà che ha un valore incommensurabile nella misura in cui dovesse salvare anche una sola vita”.