Come consuetudine da ormai sette anni, arriva puntuale il censimento sulla popolazione immigrata regolarmente residente nei Comuni della Fascia Flaminia Nord, comprendente: Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Nocera Umbra, Scheggia e Pascelupo, Sigillo e Valfabbrica. La ricerca è stata presentata presso l’Aula Magna della scuola media ‘P. Vannucci’ di Fossato di Vico lunedì 21 dicembre, alla presenza del Presidente del Circolo ‘Ora et Labora’ Orietta Galli, del Sindaco di Fossato Mauro Monacelli, del Dirigente Scolastico dell’ISC di Sigillo Dennis Luigi Censi, dell’ex Procuratore della Repubblica di Perugia Nicola Miriano e dell’Avvocato Mascia Salvatore responsabile del portale web ‘Stranieri in Italia’. Dopo il saluto del sindaco Monacelli , che brevemente, ma in modo efficace, ha illustrato la situazione e le necessità non solo del Comune di Fossato di Vico, ma anche più in generale, la parola è passata al Professore Sante Pirrami che ha curato la ricerca e, attraverso delle slide, ha mostrato ai presenti un quadro dettagliato sulla realtà immigratoria del territorio. Tanti numeri e percentuali che come al solito forniscono uno spaccato davvero esaustivo del crescente fenomeno immigratorio. L'impostazione della ricerca è stata in linea con quanto già elaborato negli anni precedenti, puntando su due aspetti fondamentali: 1) la presenza degli stranieri nel nostro territorio 2) la presenza degli studenti stranieri nelle scuole del territorio. Per la prima volta è stato aggiunto, prendendo come riferimento solo il comune di Fossato di Vico da cui sono giunti i dati, il quadro che mostra il settore lavorativo più occupato dagli immigrati: quello secondario. Entrando poi nello specifico, c’è da sottolineare che, nonostante la crisi economica, non è cessato il flusso di immigrati verso la nostra zona, ma anzi, nell’ultimo anno, la popolazione straniera è aumentata del 7,7% con 5977 unità, con un’incidenza in rapporto ai residenti totali pari al 9%. Un dato sotto certi aspetti inaspettato, che conferma il trend di crescita della popolazione immigrata verificatosi negli ultimi anni nella fascia di riferimento, con delle differenze sostanziali nei singoli Comuni. In termini assoluti è Gubbio con 2269 residenti totali, seguito da Gualdo Tadino con 1882 ad accogliere più cittadini stranieri, ma Fossato di Vico continua a primeggiare nella speciale classifica della presenza degli immigrati con un 19,06% in relazione ai residenti totali, 554 stranieri su 2906 residenti, tra cui i cittadini nigeriani occupano il gradino più alto del podio fra le nazionalità più presenti. A seguire Gualdo Tadino con l’11,90% e Nocera Umbra con il 10,45%. Ultimo, con 4,59% Sigillo. Negli ultimi cinque anni a Fossato di Vico, gli immigrati sono cresciuti di oltre il 10% (oltre il doppio dei Comuni che seguono). Per quanto riguarda il quadro del sesso: sono le donne, rispetto agli uomini, ad essere in maggioranza (3181), ma di particolare importanza è la diminuzione di donne e bambini rispetto all’anno scorso. Questo può essere un primo potenziale segnale, peraltro da monitorare nel tempo, di un possibile ritorno ai paesi d’origine dei componenti familiari non occupati. Gli uomini in età lavorativa sono aumentati rispetto alle altre fasce d’età: è quella fra i 19-40 anni ad essere più cospicua, ed è chiaramente l’età delle “braccia da lavoro”, mentre si equivalgono le presenze che vanno dagli anni 0-18 ai 41-60. Il dato oltre i 61 è irrilevante per l'esiguità delle presenze. La nazionalità maggiormente rappresentata continua ad essere quella albanese (19,3%), seguita da quella rumena in continua crescita (solo nell’ultimo anno un più 2,1%), le altre comunità significative sono quella marocchina (14,9%), macedone (7,1%), ucraina (6,4%) e tunisina (3,8%). Per quanto concerne la presenza degli alunni stranieri nelle scuole, c’è da precisare che soltanto tre Comuni hanno scuole secondarie di 2°, ed in questo caso è Nocera Umbra (con il 32,58%) ad avere la presenza maggiore. Negli altri ordini di scuole è Fossato di Vico a primeggiare con la presenza, nelle proprie strutture, di uno studente su tre di nazionalità straniera. La nazionalità marocchina è quella più presente fra i banchi di scuola seguita da quella albanese e rumena. L’interessante dibattito che si è orientato sul tema attuale attraversa trasversalmente la anche la politica italiana fino all’estensione del diritto di cittadinanza. Le Acli sono favorevoli alla concessione della cittadinanza ai figli di immigrati. Un esercito di oltre 860 mila adolescenti che spesso nascono, vivono, crescono e studiano nel nostro paese, frequentano le nostre scuole apprendendo la nostra cultura. Dedicato alla necessità di accogliere, integrare per dar vita all’intercultura è stato l’intervento del dirigente scolastico Censi. La scuola rappresenta l’istituzione atta a fornire quella cultura che, anche grazie alla forte presenza di stranieri, non è più statica ed univoca ma sempre di più dinamica e necessita di maggiore competenze ed aperture da parte del corpo docente, oltre ad una forte partecipazione delle famiglie italiane e straniere. Cittadinanza ed integrazione le parole più ripetute, ma che sovente si scontrano con una legislazione farraginosa, che non dà risposte adeguate e costanti nel tempo, dove invece il fenomeno migratorio, necessita di informazioni chiare, stabili e precise, non dettate solo da situazioni d’emergenza. Particolarmente interessanti su questo ultimo punto, sono stati gli interventi dell’esperta del settore, Avvocato Mascia Salvatore e delle ex Procuratore della Repubblica Nicola Miriano. Di stimolo sono state le domande e le osservazioni di Ottavio Giombetti (Centro per l’impiego di Gualdo Tadino), Nana Richard (Consigliere Provinciale delle Acli di Perugia), del Maresciallo dei Carabinieri Zeni e dell’Assessore Luigina Mirabassi.
22/12/2009 16:41
Redazione