C’ha preso gusto e di smettere proprio non ne vuol sapere. L’aspettano tutti al varco, ma puntuale ogni fine settimana il Fontanelle Branca riaccende i motori e riparte.
Quinta vittoria consecutiva, nuovo sorpasso in vetta ai danni del Pontevalleceppi, ennesima prestazione super a livello di squadra e pure di gioco. Ma quel che più conta, prima gara senza subire reti (e la difesa, si sa, spesso volentieri è il miglior attacco) e nuovo allungo su quel quintultimo posto che era, è e rimane l’unico obiettivo da raggiungere. Nessuno chiederà a Lisarelli e ai suoi ragazzi di mantenere questa rotta di crociera, ma intanto col successo conquistato nel rinnovato impianto di Tavernelle dedicato ad Angelo Moratti le mire d’alta classifica risultano ancor più rafforzate.
Una prova di maturità al cospetto di una squadra di indubbia qualità, che pur se priva del suo ariete Gibbs (ex Gubbio) ha potuto disporre di pedine di grande esperienza (vedi Rinaldi e Cottini), ma senza riuscire a imporre il proprio gioco al cospetto della capolista, che ha legittimato la propria leadership con una prova di indubbio spessore e (appunto) di maturità.
Col rientro di Paradisi al posto di Chierico in difesa e l’inserimento di Cacciamani al posto di Montanari nell’inedito 4-2-3-1 di partenza (ben 4 fuoriquota dall’inizio) i biancoblù sono partiti premendo da subito sull’acceleratore, andando vicini al gol a metà della prima frazione grazie al solito Martini, che di testa ha impegnato Dorillo. Fontanelle Branca in palla e Tavernelle costretto a chiudersi senza troppe possibilità di ripartire, con Gnagni e Gaggiotti che impensieriscono di nuovo il portiere avversario. Quest’ultimo si rende molto minaccioso anche in avvio di ripresa, quando su punizione costringe il portiere di casa a una difficile risposta. È il preludio al gol che arriva al 12’, quando Gambini calcia dal limite trovando il braccio di un difensore appostato sulla traiettoria: il direttore di gara manda Marco Passeri sul dischetto e il capitano non sbaglia, firmando la quarta rete stagionale (la terza dagli undici metri). È a questo punto che il Tavernelle prova a reagire, dopo che per quasi un’ora Tasso s’era ritrovato di fatto inoperoso. Ci provano Rinaldi su punizione e quindi con l’eugubino Khribech, che pure trovano il portiere brancaiolo pronto alla risposta. Il finale è un po’ di sofferenza, con i locali che tentano di spedire la palla quanto più possibile nell’area di rigore, ma senza trovare sbocchi. Tasso deve metterci una pezza in una sola occasione, poi alla fine è più una sofferenza fisica (il campo grande ha comportato grandi sforzi) che non mentale. Il fortino resiste e le gerarchie vengono ristabilite: nuovo allungo in vetta, altra settimana di festa. Meritata, e per questo ancor più bella.
Con quel poco di voce che gli resta, Andrea Lisarelli esulta per l’ennesima impresa dei suoi ragazzi. “Se le altre vittorie erano figlie di entusiasmo e grande voglia di fare, questa è stata probabilmente la vittoria della maturità. Non era facile uscire con i tre punti da questo campo, per di più contro un avversario così forte. Ma la squadra ha fatto davvero bene, legittimando gli sforzi ben oltre quanto non dica il risultato. Ho visto voglia e intensità e chiunque è sceso in campo ha dato tutto quello che aveva. C’è una voglia di sacrificarsi e di spendersi per la causa che è encomiabile”. Parole di elogio il tecnico le rivolge soprattutto all’indirizzo dei fuoriquota: “Essere partiti con 4 under anziché 3 ed aver concluso sempre e comunque con 4 fuoriquota è motivo di orgoglio. Hanno fatto tutti bene, e anche i più esperti sanno ormai che possono fidarsi dei loro compagni più giovani. L’unica cosa che un po’ mi fa star male si lega al fatto che tanti elementi non hanno potuto trovare spazio, e non perché non lo meritassero. Andare a toccare un complesso che funziona così bene non è semplice, ma purtroppo ogni fine settimana debbo fare delle scelte che portano qualche elemento in panchina o in tribuna. Sappiano tutti, però, che questo gruppo ha 26 titolari e che tutti remano nella medesima direzione”. Infine, sulle reali ambizioni di classifica: “Guardo il distacco dai play-out e sono felice. Volevamo arrivare a 21 punti alla fine del girone d’andata e direi che siamo sulla buona strada. La cosa bella è che sin qui non abbiamo proprio rubato nulla. Magari siamo un po’ fortunati (allude all’assenza di Gibbs), ma questa non è una colpa".
Gubbio/Gualdo Tadino
11/10/2015 17:58
Redazione