Il cardinale Bertone al premio televisivo Santa Chiara ad Assisi

Sara' il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, a presiede, domenica prossima ad Assisi, la celebrazione nella basilica di Santa Chiara in occasione del premio televisivo ''Santa Chiara'', proclamata nel 1958 da Pio XII, patrona della televisione. Il programma dell'iniziativa, giunta alla decima edizione, prevede anche un convegno ''La comunicazione televisiva oggi'' (alle 9,30), moderato da Milly Carlucci, con la partecipazione, tra gli altri, di Paolo Gentiloni, ministro delle comunicazioni, Claudio Petruccioli, presidente della Rai e di Fabrizio Del Noce, direttore di Raiuno. L'iniziativa e' stata illustrata nel pomeriggio da padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento, e da mons. Vittorio Peri, come rappresentante della curia diocesana e fondatore del premio televisivo nel 1988. Santa Chiara fu proclamata patrona della televisione nel ricordo di quanto avvenne nella notte di Natale del 1252 quando ''partecipo''' alla liturgia solenne nella basilica di San Francesco pur rimanendo a letto perche' gravemente malata a San Damiano. Questa visione a distanza le valse il titolo di patrona della tv. Padre Fortunato ha sottolineato che in questa giornata ''si vuole lanciare da Assisi un messaggio al mondo della tv: elevare la dignita' delle trasmissioni lasciando il piano delle grida e della volgarita' per salire su un piano piu' nobile''. ''Inoltre e' importante rimboccarci le maniche - ha aggiunto - per capire, nel mondo ecclesiastico, quanto sia importante il messaggio televisivo''. Mons. Peri ha ricordato che il premio televisivo santa Chiara era nato nel 1988 con l'obiettivo di valorizzare trasmissioni televisive ispirate a valori umani e cristiani. In occasione del premio e' stato pubblicato nelle riviste San Francesco Patrono d'Italia, dei frati minori conventuali del Sacro Convento, e Porziuncola, dei frati minori di Santa Maria degli Angeli, lo stesso inserto di 15 pagine con gli interventi di studiosi e un'intervista a Franco Cardini