Umbertide. In ricordo di Donato Fezzuoglio.

C’era tanta gente ieri alla messa di suffragio di Donato Fezzuoglio, celebrata a due anni dall’assassinio del giovane carabiniere durante il raid al Monte dei Paschi di Siena ad Umbertide. Oltre ai familiari erano presenti i vertici dell’Arma, carabinieri di Città di Castello ed Umbertide colleghi di Donato, i carabinieri in congedo e tanti amici, mentre il comune era rappresentato dal vicesindaco Giuseppe Barberi e dal comandante della Polizia Municipale Mauro Vinciotti. La presenza più importante però era quella del piccolo Michele Fezzuoglio stretto nell’abbraccio della madre Manuela. “Una morte che è frutto avvelenato di quel male che distrugge l’uomo quando questi vuole fare a meno di Dio, diventando padrone del bene e del male”. Con queste parole il vescovo Mario Ceccobelli ha ricordato la scomparsa del giovane. Alla fine della celebrazione il comandante della caserma di Umbertide Serafino Rughetti ha letto la preghiera del carabiniere con la voce tremante dalla commozione.