Il Museo regionale umbro dell'emigrazione ''Pietro Conti'' è giunto fra i nove finalisti della gara ''Miglior Museo dell'anno 2010'', promossa da Icom Italia, partecipando in questa veste, rappresentato dai suoi curatori, alla serata di gala per la premiazione, svoltasi a Milano. I musei in Italia sono 4.700, dato che, rilevano gli stessi curatori, offre la misura del successo raggiunto dalla struttura umbra che, finalista per la categoria ''Glocal'', è stata lodata per aver saputo coniugare il ''genius loci'' con la capacità di tessere rapporti su scala internazionale. Icom (International council ov museum) - riferisce una nota della Regione - è una istituzione internazionale che detta gli standard per la gestione museale. ''I criteri di selezione - ha sottolineato il presidente della sezione italiana di Icom, Garlandini - sono stati molto severi: la presenza di personale qualificato, un piano di didattica applicata, la capacità di svolgere e promuovere ricerca, l'autonomia di gestione e l'applicazione degli standard dettati dalla carta delle professionalità museali''. ''Un riconoscimento che ci rende particolarmente orgogliosi'', ha commentato Catia Monacelli, antropologa culturale e direttore del museo, ''da dividere con la città di Gualdo Tadino, l'Umbria e tutti gli altri musei e studiosi che da anni si occupano delle tematiche emigratorie''. ''Significativo di una rinnovata attenzione nazionale verso i musei di taglio demoetnoantropologico'', ha aggiunto Pietro Clemente, presidente di Simbdea, l'associazione che ha come obiettivo principale quello di valorizzare, promuovere e sviluppare il settore demo-etno-antropologico trovando il giusto spazio all'interno del sistema nazionale dei beni culturali. ''Il frutto ed il risultato di un lavoro di squadra, di anni di studio e di ricerca'', secondo il presidente del museo, Roberto Morroni, sindaco di Gualdo Tadino, cui si unisce il plauso dell'assessore alla cultura regionale, Fabrizio Bracco, che esprime piena soddisfazione per questo importante riconoscimento nazionale. Il Museo dell'emigrazione nasce nel 2003, per raccontare attraverso immagini, documenti e testimonianze, la storia dell'emigrazione italiana ed umbra. ''E' centro studi, laboratorio didattico permanente per le scuole di ogni ordine e grado, luogo simbolo e punto di riferimento culturale per l'intera regione'', ha specificato il responsabile scientifico, Alberto Sorbini, direttore dell'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea. ''Gualdo Tadino - ha sottolineato Donatella Porzi, assessore alla cultura della Provincia di Perugia – è oggi città della ceramica, dell'acqua e del Museo dell'Emigrazione. Una bellissima istantanea che irradia di luce sul panorama nazionale l'intera regione e la provincia di Perugia''.
17/11/2010 15:30
Redazione