"Vado via da Perugia contento di assumere un incarico importante ma non a cuor leggero. Quella che ho trovato è una terra fantastica alla quale resterò legato": il questore Giuseppe Bellassai lascia Perugia, dopo due anni di incarico, per andare alla guida della questura di Catania, dove si insedierà i primi di ottobre. Ha quindi incontrato la stampa del capoluogo umbro per salutare e ringraziare i giornalisti e, attraverso di loro, tutta la comunità. "Se avete una provincia così sicura il merito è assolutamente dei cittadini - ha detto -, della loro educazione, la loro mentalità, l'amore che hanno per questa terra. Sono felicissimo della fiducia che il capo della polizia ha voluto riconoscermi con questo nuovo incarico ma non posso nascondere che sono profondamente triste". "Spero di aver dato la sensazione ai cittadini di essergli stato vicino - ha proseguito il questore - perché credo che questo sia il modo migliore per fare il nostro complesso e delicato lavoro. Il cittadino deve sapere che ci siamo. Per questo voglio ringraziare anche i giornalisti, perché una comunicazione rapida, corretta e puntuale crea una percezione maggiore di sicurezza". Per questo Bellassai ha detto di aver "creduto fortemente al progetto Borghi sicuri, che è il trasferimento in termini operativi di questo modo di intendere la polizia di Stato". "Per farlo - ha proseguito - abbiamo fatto degli sforzi notevolissimi. Credo che questo progetto sia in qualche modo il filo conduttore della mia permanenza a Perugia". Quindi il nuovo incarico. "Catania - ha ricordato Bellassai - è stata per me un riferimento costante anche prima di entrare in polizia. In questa città ho fatto gli studi universitari, il servizio militare. Un ritorno nella mia terra dove ho lavorato per più di 20 anni, cominciando dalla provincia di Ragusa, dove ho svolto l'incarico operativo come dirigente della squadra mobile e poi continuando tra Lampedusa, Trapani e Palermo. Vado in Sicilia anche avendo coscienza del fatto di conoscere le dinamiche di quella terra e con la speranza quindi di poterle affrontare con maggiore incisività". L'incontro è stato anche l'occasione per inaugurare la nuova sala conferenze della questura, rinnovata negli arredi e negli strumenti tecnologici. Presenti il vescovo di Perugia, Ivan Maffeis, il prefetto, Armando Gradone e l'assessore comunale alla sicurezza, Luca Merli.