Il rifugio di Ferratelle per far fronte al randagismo

GUBBIO - Frenare il dilagare del fenomeno del randagismo. Con questo obiettivo saranno effettuati presto, grazie anche al finanziamento regionale di 90mila euro, la qualificazione e il completamento del rifugio per animali randagi nella zona di Ferratelle, gestito dalla Comunità Montana Alto Chiascio, con un'area verde dedicata alla "pet therapy". Quest'ultima consiste in un'attività rivolta agli utenti del Centro Salute Mentale di Gubbio, che prevede una volta a settimana degli incontri che coinvolgeranno persino gli stessi animali ospiti del canile, insieme ovviamente a un infermiere professionale, un operatore della cooperativa Asad e una psicologa esperta in attività e terapie assistite dagli animali. Questi incontri si svolgeranno proprio nello spazio verde circostante la struttura di Ferratelle gestita dall'ente montano e rappresentano un piccolo ma significativo passo contro il fenomeno del randagismo. Fenomeno che non va sottovalutato, a giudicare anche dalle statistiche degli ultimi due anni. Nel 2006 erano stati infatti 254 i cani vaganti segnalati con 82 catture di cani randagi e 46 denunce di cani morsicatori. E nel solo primo semestre del 2007 ne sono già stati indicati 95, di cui 48 quelli catturati e 22 morsicatori. Proprio per ovviare a questi dati non proprio confortanti, la Comunità Montana dell'Alto Chiascio e l'Asl n.1, prima del grande esodo estivo, avevano avviato una campagna di sensibilizzazione, con la diffusione di depliant e comunicati stampa indirizzati all'intera cittadinanza, insieme a un protocollo di intervento rivolto alle istituzioni e alle forze dell'ordine nel quale venivano precisate modalità e procedure di attivazione dei servizi. Tuttavia, nel territorio eugubino il randagismo rappresenta una piaga sociale, dato che, oltre che d’estate, è diffuso anche in coincidenza con le varie aperture della caccia e della ricerca del tartufo. Sarebbe opportuno dunque che il messaggio di San Francesco non venga citato solo in ambienti intellettuali, ma sia attuato in pratica anche dagli stessi eugubini.