Una croce realizzata con i tubi da ponteggio dai lavoratori della centrale Enel di Pietrafitta e dalla maestranze delle imprese, ha accolto l'arcivescovo di Perugia - Città della Pieve mons. Ivan Maffeis in visita pastorale all'impianto tra i territori comunali di Piegaro e Panicale che costituisce uno dei principali poli per la produzione di energia elettrica in Umbria. Una giornata nella quale il presule ha dialogato con i dirigenti della centrale Enel - è detto in un comunicato dell'azienda - ma anche con i dipendenti e gli operai che vi operano, scoprendo con un tour guidato tutti i dettagli del funzionamento dell'impianto e pranzando alla mensa aziendale. Molto toccante è stata definita la messa, celebrata nell'officina di centrale. "Possiate sentirvi partecipi di un'impresa comune in un settore fondamentale, come quello dell'energia" ha detto il vescovo nell'omelia profonda durante la quale ha riflettuto sul senso del lavoro e della dignità della persona in riferimento alla parabola del figliol prodigo. "E possiate realizzarvi - ha aggiunto -, come professionisti e come persone, con le vostre competenze tecniche ed i vostri valori morali, portando un contributo gioioso all'edificazione del bene comune". Alla giornata sono intervenuti il parroco di Pietrafitta don Claudio Schioppa, quello di Panicale don Alessandro Segantin, il diacono Carlo Cerati direttore della Pastorale sociale del lavoro e custodia del creato della Diocesi insieme a Federico Poggianti del direttivo dello stesso ufficio, i sindaci e le Istituzioni del territorio, i responsabili Enel. Una lettera di ringraziamento al vescovo è stata quindi lette da un dipendente dell'Enel che, a nome di tutti i lavoratori interni ed esterni della centrale. Testo incentrato sul significato del lavoro come "viatico di realizzazione personale, di relazione umana, di incontro operoso e gioioso, di lotta alle emarginazioni e alle povertà, segno di speranza per la società e per l'umanità".