In diecimila per la ‘Festa del Perdono’ di Assisi

"Contempliamo in san Francesco d'Assisi l'ardente amore per la salvezza delle anime che ogni sacerdote deve costantemente nutrire: ricorre infatti il cosiddetto 'Perdono di Assisi', che egli ottenne dal Papa Onorio III nell'anno 1216, dopo aver avuto una visione, mentre si trovava in preghiera nella chiesetta della Porziuncola". A ricordare la festa dell’indulgenza plenaria che ogni anno si svolge nella Basilica di Santa Maria degli Angeli il 2 agosto è stato ieri Papa Benedetto XVI all'Angelus recitato dalla residenza estiva di Castel Gandolfo. Un appuntamento al quale hanno voluto partecipare in circa 10.000 fra fedeli e pellegrini, molti dei quali provenienti dall’Abruzzo e giunti ad Assisi nel pomeriggio di sabato quando alle 19.00 Mons. Sorrentino, Vescovo di Assisi, ha presieduto i Primi Vespri della Solennità, tradizionalmente dedicati al pellegrinaggio della Diocesi e della Città di Assisi. Come tradizione il sindaco di Assisi Claudio Ricci, ha offerto al Vescovo l'incenso, segno della preghiera che sale a Dio dalla Chiesa e dalla città. Il giorno seguente si è svolta la messa solenne presieduta da Mons. Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno al termine della quale è seguita la tradizionale supplica alla Madonna degli Angeli e poi il canto dei pellegrini abruzzesi. 'Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!': così esclamò ottocento anni fa San Francesco dopo aver istituito l’indulgenza che dal mezzogiorno del 1 agosto alla mezzanotte del 2, rende Assisi luogo di perdono dei peccati e di speranza cristiana nella redenzione delle anime.