“La cosa più positiva del sistema sanitario regionale è che questa Regione, da un punto di vista della sua ‘governance’, ha avuto negli anni la grande capacità di impostare una programmazione con una spiccata propensione all’innovazione che ha saputo tradursi anche in un nuovo modello organizzativo”.
È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, concludendo i lavori della presentazione da parte del direttore generale, Emilio Duca, del Piano degli investimenti e l’inaugurazione della nuova sala operatoria “ibrida” dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, cui ha partecipato insieme – tra gli altri – all’assessore regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare Luca Barberini, il Rettore dell’Università degli Studi, Franco Moriconi, ed il direttore della Scuola di chirurgia vascolare, Massimo Lenti.
“Una adeguata programmazione – ha affermato Marini -, capace di generare anche l’innovazione dell’organizzazione dei servizi sanitari ed ospedalieri, rappresenta il vero salto di qualità del nostro sistema sanitario perché riesce a mettere in sinergia, in una sorta di ‘gioco di squadra’, competenze e tecnologie diverse. E questo ad esclusivo vantaggio della qualità stessa della risposta da parte del servizio sanitario pubblico ai bisogni di salute e di cura dei cittadini”. Per la presidente Marini, tale scelta strategica deve caratterizzare anche il nuovo Piano sanitario regionale che dovrà saper cogliere al meglio sia la sfida dell’innovazione, che quella della digitalizzazione. A tale proposito la presidente ha fatto riferimento al recente “protocollo” sottoscritto lo scorso sabato tra Regione Umbria e Ministero dell’istruzione: “come pubblica amministrazione dobbiamo porci l’obiettivo prioritario di saper cogliere tutte le opportunità che possono derivare dai processi di digitalizzazione, e in sanità queste opportunità accresceranno ancora il livello qualitativo del nostro sistema”. Infine, la presidente ha voluto ricordare come in occasione degli eventi sismici “il nostro sistema sanitario è stato messo a dura prova ed ha reagito con grande efficienza”. Inoltre, la presidente ha voluto sottolineare il fatto che “gli ospedali, come le scuole, le caserme ed i municipi, siano servizi strategici che devono essere in grado di conservare la loro funzionalità in occasione di gravi calamità, come può essere un sisma. Per questo in Umbria, prima ancora degli eventi del 2016, avevamo effettuato importanti investimenti, grazie anche alle risorse della Protezione civile, per la messa in sicurezza delle strutture ospedaliere e sanitarie e continueremo a farlo, soprattutto nelle aree della Valnerina”.

Perugia
04/04/2017 08:07
Redazione