Giovedi 6 giugno nell'ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino è stato inaugurato il nuovo punto di ascolto “Fiore di loto” dedicato alle donne con tumore al seno. Il progetto, che si inserisce nell’ambito del progetto accoglienza promosso dalla USL Umbria 1, nasce dalla collaborazione tra la direzione medica e gli operatori del presidio ospedaliero eugubino-gualdese e l’AELC (Associazione Eugubina per la Lotta contro il Cancro). Situato nell’agorà dell’ospedale, il punto di ascolto sarà aperto ogni mercoledì dalle ore 9 alle 12 (075-9270535). Le volontarie dell’AELC offriranno attività di ascolto, informazione ed aiuto alle donne e ai loro familiari, promuovendo il lavoro di rete e la cultura multidisciplinare del prendersi cura. “In occasione di questa pregevole iniziativa – ha detto il direttore generale Giuseppe Legato - torno ringraziare l’AELC e tutte le associazioni del territorio che danno un contributo costruttivo e integrativo e con cui stiamo lavorando in piena sintonia con un metodo incentrato sulla condivisione e sul confronto. Questo nuovo punto di ascolto si aggiunge alle altre iniziative promosse dal presidio ospedaliero di Gubbio Gualdo Tadino nell’ambito di quel più ampio progetto di accoglienza finalizzato ad umanizzare, migliorare e semplificare il percorso assistenziale nell’ambito della rete ospedale-territorio”. Un progetto che, ha sottolineato il sindaco di Gualdo Tadino Roberto Morroni, “sta trasformando l’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino da semplice luogo di cura a luogo di vita”. Il direttore medico del presidio ospedaliero Gubbio-Gualdo Tadino Teresa Tedesco, Antonella Micheletti, psicologa del Distretto dell’Alto Chiascio e Orietta Migliarini Coloaiacovo, presidente dell’Associazione Eugubini per la Lotta contro il Cancro, hanno spiegato come e perché è nato questo progetto. Il punto di ascolto è il risultato di un lungo percorso svolto da un gruppo di donne con diagnosi di tumore alla mammella in collaborazione con i professionisti del Dipartimento di Salute Mentale e del Dipartimento di Oncologi; un percorso che già dal 2010, grazie alla sinergia tra l’azienda sanitaria e l’AELC, ha visto nascere i due gruppi di auto mutuo aiuto “La Mimosa” e “Il Quadrifoglio”. La mammella non è soltanto una ghiandola, ma una parte essenziale per la costruzione dell’identità della donna e della sua femminilità, che è rivestita anche di profondi significati affettivi. E’ comprensibile che la scoperta della malattia possa rappresentare un vero e proprio shock emotivo con frequenti reazioni psicologiche di paura, ansia, angoscia, abbattimento, disperazione e importanti esperienze di adattamento legate all’impatto con le terapie, ai loro effetti collaterali (reali o temuti) e in generale all’evoluzione della malattia. Grazie alla partecipazione ai gruppi e al fare assieme, le donne dell’AELC sono riuscite a riconoscere in loro stesse le risorse per avere una buona qualità di vita ed hanno condiviso con l’azienda sanitaria il progetto di creare un punto di ascolto dedicato, convinte di poter essere di sostegno a quelle donne che, come loro, devono affrontare questo difficile percorso. La finalità principale del punto di ascolto è quella di umanizzare il percorso della donna che deve affrontare una diagnosi di tumore della mammella, promuovendo un atteggiamento attivo nei confronti del percorso di cura e creando rete tra i professionisti coinvolti. La formazione congiunta ha inoltre permesso ad operatori di settori spesso distanti (ospedale/territorio) di relazionarsi in modo costruttivo e continuativo nel tempo. Da circa un anno, infatti, è stato costituito il Gruppo Oncologico Multidisciplinare Mammella (GOMM) composto da un gruppo di professionisti (chirurghi senologi, chirurghi plastici, oncologi, psicologi, radiologi senologi, anatomo- patologi) che, attraverso un approccio multidisciplinare, consente la presa in carico globale della donna operata al seno, garantendo il miglioramento della qualità dell’assistenza, l’ottimizzazione dei tempi di trattamento e la semplificazione delle cure. Hanno partecipato all’inaugurazione Giuseppe Legato, direttore generale Usl Umbria 1, Teresa Tedesco, direttore medico del presidio ospedaliero Gubbio-Gualdo Tadino, Antonella Micheletti, psicologa del Distretto dell’Alto Chiascio, Orietta Migliarini Coloaiacovo, presidente dell’Associazione Eugubini per la Lotta contro il Cancro, Roberto Morroni, sindaco di Gualdo Tadino e numerosi rappresentanti delle associazioni del territorio.
Gubbio/Gualdo Tadino
06/06/2013 16:15
Redazione