Telefoni di nuova generazine e social, istruzioni consapevoli per l'uso. Questo è stato analizzato al ‘Digipass’ in via Gioia 6 - nuova sede dell'Ufficio Informagiovani del Comune di Gubbio, nlel'incontro “SMARTPHONE E SOCIAL NETWORK: COME VIVERLI SENZA DIVENTARE DIPENDENTI”. Lo staff di Informagiovani, con l'operatore Riccardo Ruspi a fare da Cicerone sul tema attraverso video e approfondimenti in cui sono stati visti da vicino i meccanismi di base e le insidie che si celano dietro ad alcune delle abitudini più radicate dei giorni nostri, come ad esempio il fatto che ogni azione della nostra vita richiede ormai l'utilizzo dello smartphone, e tutto ciò che facciamo viene puntualmente condiviso sulle varie piattaforme social: possiamo vivere anche senza tutto questo? E la domanda che è stata fatta alla platea, perdipiù giovanissima, con dati alla mano che rilevano come l'uso continuo del cellulare porti a numerosi stati d'ansia, mancanza di sonno e depressione, per quella che diviene una vera e propria patologia, tanto che da qualche anno a questa parte nei centri che curano le dipendenze vanno anche coloro che devono disintossicarsi da smartphone. Sul pianeta oggi ci sono più schede Sim che abitanti e l'Italia è terza al mondo per diffusione di smartphone: si parla in determinati casi di "nomofobia", ovvero la paura di restare senza telefono o connessione e in più ogni giorno nel mondo vengono spedite 150 miliardi di email, postate 66 miliardi di foto Instagram e inviati 42 miliardi di sms o messaggi whatsapp. Numeri ciclopici che fanno capire l'infinitesimale diffusione di tali strumenti e al contempo l'accuratezza e i corretti criteri per utilizzarli in modo consapevole e formativo anziché deminziale e a volte esiziale:
"E' una tematica sempre più importante - dichiara Riccardi Ruspi di Informagiovani - che cerchiamo di tattare anche nelle scuole, parlando ai più giovani ma anche ai meno giovani. Dobbiamo capire i meccanismi, perchè smartphone e social stanno cambiando noi e il tempo in cui viviamo, per questo vanno gestiti e affrontati nel modo giusto"
Uno studio dell'università californiana di San Diego ha dimostrato che avere il cellulare vicino, anche se spento, porta ad un calo di attenzione indicibile perché il nostro cervello è concentrato sui movimenti dello strumento tecnologico, aspettandosi sempre qualcosa in qualunque momento. Per questo prima di dormire bisognerebbe smettere di usarlo 15 minuti prima per poi chiuderlo e metterlo in un altra stanza: questo è solo uno dei tanti consigli che, se seguiti, permetterebbero a tutti di gestire al meglio l'uso di smartphone e social network:
"Proviamo a dare alcuni consigli pratici - prosegue Ruspi - come eliminare le notifiche del telefono o spegnerlo prima di andare a dormire: cose semplici che però se non vengono fatte possono crearci piccoli problemi che nel tempo possono divenire grandi, come la dipendenza da questi strumenti tecnologici".
Gubbio/Gualdo Tadino
24/05/2019 19:01
Redazione