“Se l’Accordo di programma alle attuali condizioni non funziona è necessario superarlo con lo strumento del riconoscimento di area di crisi complessa per l’intera fascia appenninica, così da uscire da una situazione di stallo non più sostenibile ridando prospettive ed un futuro ad un territorio in grande difficoltà”. Lo dichiara il consigliere Andrea Smacchi (Pd), annunciando la presentazione di una interrogazione alla Giunta di Palazzo Donini. Smacchi spiega che “l’incontro del 20 novembre al ministero dello Sviluppo economico, al quale hanno partecipato Governo, Invitalia, Regione Marche e Umbria, Enti locali e organizzazioni sindacali, ha confermato la situazione di stallo e la palude in cui versa la vertenza J&P Industries Spa (ex Merloni). All’interno dell’Accordo di programma Merloni ci sono 20 milioni di euro di risorse pubbliche – continua Andrea Smacchi – in gran parte inutilizzate anche in conseguenza della situazione di incertezza e dell'atteggiamento passivo dell'impresa JP Industries, che continua a rinviare decisioni ed investimenti”. Secondo il consigliere di maggioranza “il problema vero è che, a distanza di 8 anni dalla firma dell’accordo di programma nel lontano 2010, il tempo è ormai scaduto per tutti e non è più possibile rinviare le scelte o lasciare congelate preziose risorse pubbliche indispensabili per attrarre imprese e posti di lavoro nel territorio della fascia appenninica. È necessario – conclude Smacchi - che le risorse pubbliche vengano messe a disposizione di imprese e imprenditori in grado di avere una propria liquidità o comunque la capacità di collaborazione e dialogo con il sistema bancario al fine di effettuare investimenti che possono creare occupazione e sviluppo per il territorio”.