Si sono presentati sul palco di Umbria Jazz entrambi in grande forma. Il quasi ottantenne Jeff Beck, una leggenda della chitarra ancora capace di scaldare i fan, e l'attore Johnny Depp che nasce musicista e che si è rifugiato tra le corde delle sue chitarre e della sua voce dopo la lunga battaglia legale con l'ex moglie Amber Heard. Domenica 17 luglio il gran finale del festival (sold out da tempo) è stato tutto per loro e i circa 5mila presenti all'Arena Santa Giuliana (oltre 4.200 i paganti), richiamati non solo per la presenza del leggendario chitarrista britannico ma anche per quella come "special guest" del famoso attore, sono stati ben ripagati. Lungo, infatti, è stato il set con i due sul palco - accompagnati dai bravi musicisti Rhonda Smith al basso, Anika Nilles alla batteria e Robert Adam Stevenson alle tastiere - per eseguire soprattutto i brani del loro album "18" composto per lo più da cover, fatta eccezione per "This is a song for Miss Hedy Lamarr" e "Sad motherfuckin' parade", inediti entrambi scritti da Depp. Beck ha trascorso i due anni di assenza dai palchi per la pandemia lavorando su nuova musica e un nuovo album, registrato appunto insieme all'attore-chitarrista-cantante, e uscito proprio due giorni prima del concerto a Perugia. Durante il live, spazio anche per la canzone che Depp ha scritto sul processo per diffamazione contro la ex moglie Amber Heard. Il primo a salire sul palco è stato Beck, occhiali neri e fender bianca. Ad una prima ovazione del pubblico per il chitarrista britannico ha fatto seguito, dopo l'esecuzione di una manciata di brani, quella più grande per l'ingresso del "pirata" Depp: jeans, camicia bianca con maniche arrotolate, gilet, capelli al vento da rock star e chitarra elettrica che ha poi alternato con quella acustica. Sulle note di "Rumble" i due hanno iniziato ad incastrare note e fisicità sul palco. A seguire, tra le altre, la ballata "Let it be me" degli Everly Brothers e "Isolation" di John Lennon.