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L'Assemblea ha approvato il Master-plan della Regione

Obiettivo è la semplificazione e l'agenda digitale 2023-2025.

L'Assemblea legislativa ha approvato, con 12 voti favorevoli (Lega, FdI, FI, Tesei per l'Umbria, Patto civico, Nicchi-misto), due contrari (M5s, Bianconi-misto) e cinque astenuti (Pd, Porzi-misto) il "Master-plan della Regione Umbria per la semplificazione e l'agenda digitale 2023-2025". Illustrando l'atto in Aula, il relatore Daniele Nicchi, presidente della prima Commissione, misto, ha spiegato che "il Master-plan costituirà il punto di partenza di un percorso pluriennale che vedrà la Regione Umbria impegnata, insieme a tutto il sistema regionale, nell'attuazione di azioni in grado di garantire il rilancio della competitività del sistema economico regionale e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, in maniera complementare con l'Agenda digitale dell'Umbria". "Per portare avanti in modo integrato - ha aggiunto - gli aspetti relativi a semplificazione, digitalizzazione e organizzazione, sono state predisposte infrastrutture digitali. Su impulso della Regione, Punto Zero ha creato il Comitato di coordinamento per il passaggio al digitale a partire dal 2023, che ha iniziato i suoi lavori con i Suape (Sportello unico per le attività produttive ed edilizie) e l'implementazione delle iniziative finanziate dal Pnrr. Il Master-plan propone una revisione dei principali processi e delle pratiche amministrative per ristrutturare il sistema di erogazione di servizi offerti dalla pa. Ciò richiede una collaborazione costante tra uffici, enti e soggetti di tutte le amministrazioni pubbliche dell'Umbria inclusi comuni, agenzie e aziende sanitarie. La cooperazione tra diversi enti rappresenta infatti la sfida da affrontare per cogliere le opportunità proposte dal Pnrr e dalla programmazione europea per i prossimi anni. Il Master-plan punta ad un approccio multisettoriale e multidisciplinare, ridisegnando e innovando i servizi pubblici delle amministrazioni umbre. I processi per l'erogazione dei servizi dovranno essere semplificati, unificati, digitalizzati, resi accessibili e intelligibili sia all'utenza esterna della pa, che all'utenza interna degli uffici pubblici. Il Master-plan si propone di attuare una rete di collaborazione permanente tra uffici, enti e persone di tutte le pubbliche amministrazioni umbre. Anche nel Pnrr la semplificazione è essenziale per favorire la crescita del Paese e supportare tutte le missioni del piano. In particolare la prima missione del Pnrr 'Digitalizzazione, innovazione e sicurezza della pubblica amministrazione' ha l'obiettivo di trasformare la pa e di renderla la migliore alleata di cittadini e imprese, con un'offerta di servizi sempre più efficienti e facilmente accessibili. Per far questo si agisce sull'infrastruttura digitale ed estendendo i servizi ai cittadini, migliorandone l'accessibilità. Anche la missione relativa alla salute punta a rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio, modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario, garantire equità di accesso alle cure, migliorare le dotazioni infrastrutturali e tecnologiche, promuovere la ricerca e l'innovazione e lo sviluppo di competenze tecnico-professionali, digitali e manageriali del personale sanitario". La relatrice di minoranza, Donatella Porzi (misto), ha annunciato il suo "voto di astensione, perché questo atto che non aggiunge nulla a quello che abbiamo lasciato con la precedente amministrazione". "Dopo 4 anni - ha aggiunto - la Giunta parla ancora di anno zero. Definizione sorprendente e sintomatica della difficoltà di entrare nel mondo istituzionale. Dire che ora siamo al punto di partenza è una delle responsabilità più grandi di questa maggioranza". “Il mio voto sarà contrario" ha annunciato Thomas De Luca, M5s. "Nel documento - ha aggiunto - non c’è alcun riferimento al completamento della fibra e di internet veloce nelle aree interne della nostra regione. Non riuscire neanche a trovare una parola sul completamente delle infrastrutture è indicativo. Le infrastrutture sono il prerequisito base per sviluppare qualsiasi tipo di semplificazione e digitalizzazione”. Per la capogruppo del Pd Simona Meloni “oggi non è il punto di partenza". "Oggi - ha sostenuto - i dati Istat sono peggiori rispetto a quelli di qualche anno fa. Ad esempio nel 2020 anche la diffusione della banda larga nelle imprese umbre era al 98%, con il decimo posto in classifica. Stessa cosa per l’incidenza delle famiglie che dichiarano di possedere internet. Sono apprezzabili gli obiettivi del master-plan, però c’è un dato: metà del territorio dell’Umbria ancora non è coperto dalla banda larga. La copertura nei nostri territori è rimasta quella di quattro anni fa, non siamo andati avanti. Nel 2023 non mi aspettavo un libro dei sogni. Cresce la nostra preoccupazione rispetto ad un tema centrale come questo”. “A noi interessa che i cittadini abbiano i servizi" ha detto Andrea Fora, Patto civico. "E questo master-plan - ha sostenuto - è un documento di programmazione completo, che consente alla Regione di fare un salto in avanti. E che serve per il Pnrr. Il punto da cui si parte non è zero, ma un buon punto. Serve portarlo avanti in tempi celeri. Questo atto dal punto di vista programmatico tiene conto delle necessità e delle esigenze dell’Umbria. Il master-plan e il progetto complessivo di infrastrutturazione della Regione funzionerà nella misura in cui i servizi saranno efficienti, ma anche se la programmazione e gli uffici di tutti gli enti pubblici entreranno a far parte del sistema. L'obiettivo è che tutto il sistema pubblico venga reso fruibile per i servizi a famiglie e imprese. Il buon funzionamento del Master-plan dipenderà a da quanto la Pa avrà consapevolezza di stare qui dentro in maniera funzionale”. L'assessore Michele Fioroni ha detto che “questo master plan è un aspetto importante per il futuro di questa regione". "Ed è un modo - ha aggiunto - per dare un ruolo a questa Aula nell’intervenire nel processo di semplificazione. Il problema è che la pa non ragiona per processi. Quindi è difficile digitalizzarli. I vari governi chiedono di individuare i macro processi più rilevanti, con la maggiore interazione tra cittadino e pa. Ad esempio il Suap, esperienza umbra che è benchmark a livello nazionale. Abbiamo cercato di valorizzare quello che di buono abbiamo trovato. Abbiamo cercato di invidiare una serie di processi critici. Ma in questa Aula siamo intervenuti delegiferando sul regolamento per cui l’Umbria era l’unica che non potesse sperimentare la tecnologia di ultima generazione per gestire i servizi pubblici in tempo reale, anche per la sanità territoriale. Il Master plan è un atto di rispetto politico, un percorso che solo l’Assemblea legislativa può fare. Altra criticità della complessità nella Pa è un’organizzazione che è fatta per silos, 21 diversi centri di costo sul digitale. Metterli insieme è una bella sfida. Per gli aspetti infrastrutturali, quello della banda ultralarga è un tema che poniamo noi assessori regionali a tutti i governi. Il cablaggio delle aree è una criticità quando c’era l’impegno di un operatore che poi non lo fa. Comunque il livello di copertura della nostra regione è superiore alla media italiana. Le complessità sono molte, noi stiamo seguendo la strada tracciata dai diversi governi. Abbiamo coinvolto gli stakeholder del territorio per chiedere quali sono gli elementi più critici. Su quei provvedimenti quest'Aula sarà chiamata ad intervenire per dare risposta al sistema delle imprese, andando a individuare alcuni macro processi ritenuti critici. Tra i principi chiavi c’è quello del ‘once only’, secondo il quale le pubbliche amministrazioni devono evitare di chiedere a cittadini ed imprese informazioni già fornite in precedenza. Ma la transizione digitale riguarda anche la necessità di verticalizzare le competenze nei diversi assessorati, ma anche nei diversi gradi istituzionali. Al di là dei cronoprogrammi, oggi il piano è un punto di partenza di un percorso operativo che durerà anni, che riguarderà un percorso di questa Aula sugli strumenti legislativi. Serve un’azione congiunta per un impegno forte per raggiungere la semplificazione che non passa solo per i bit ma anche per un ruolo diverso della politica e di tutta la pa”. Per Fabio Paparelli, Pd, “questo atto arriva in Aula dopo quasi un anno dalla sua approvazione in Giunta: se questo è il ritmo della semplificazione capisco dove siamo arrivati". "Il testo - ha aggiunto - si pone in netta continuità con quelli precedenti. Su innovazione e digitalizzazione non possiamo prendere lezioni da nessuno. Tra il 2015 e 2019 abbiamo dato una grandissimo impulso alla semplificazione, basti ricordare i premi vinti dalla Regione o l’accensione della fibra a Castel Giorgio. Eravamo un modello innovativo, dal 2020 al 2023 siamo ancora fermi lì. Il processo di messa in opera della fibra si è bloccato. Come percentuale di copertura siamo fermi al 2019 per il fallimento di questo governo regionale”.

Perugia
28/11/2023 15:08
Redazione
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