Il 27 Gennaio 2021 è una data che non può non essere ricordata, nemmeno in questo turbolento periodo di pandemia, e l’Amministrazione comunale di Gualdo Tadino intende rimarcare per commemorare ancora una volta i diciotto gualdesi che hanno perso la vita nei campi di concentramento e di prigionia nazisti durante la Seconda guerra mondiale. È per questo che l’Assessorato alla Cultura tiene in modo particolare a proseguire il progetto iniziato lo scorso anno, sempre in occasione della “Giornata della Memoria” allorché furono collocate le prime pietre d’inciampo davanti all’abitazione dei fratelli Filippetti che persero la vita nei lager. Quest’anno dunque, altre due pietre d’inciampo verranno incastonate per sempre nelle vie della frazione di Palazzo Mancinelli davanti alle abitazioni dove vissero Nello Saltutti e Silvio Biscontini, entrambi nativi di questo piccolo agglomerato di case adagiate sul versante occidentale del Monte Maggio ed entrambi morti in un campo di prigionia a Dortmund, in Germania, lontano dalle persone amate, senza poterle più abbracciare o essere riabbracciate da loro. È una cosa talmente terribile che solo a pensarla sembra impossibile che sia potuta accadere in un periodo storico apparentemente lontano ma in realtà tanto vicino a noi; così vicino che ancora i loro figli possono condividere con tutti noi quelle piccole perle preziose di ricordi, come una foto di un padre in divisa da bersagliere custodita gelosamente in un cassetto ma sempre appesa nei loro cuori. Nello Saltutti era nato a Gualdo Tadino il 13/12/1910 ed è morto a seguito di bombardamento nel campo di prigionia di Dortmund (Germania) il 17/03/1945. Aveva conseguito il grado di brigadiere ed apparteneva al 384° Battaglione Carabinieri Servizio Celere Mobilitata. Silvio Biscontini era nato a Gualdo Tadino il 13/08/1909 ed è morto nel campo di prigionia di Dortmund (Germania) il 14/04/1944. Era caporale maggiore e faceva parte del 5° Reggimento Bersaglieri Distaccamento Siena. “Purtroppo quest’anno, a causa delle restrizioni dettate dal governo per prevenire la diffusione del COVID-19 – ha sottolineato l’Assessore alla Cultura Barbara Bucari - la cerimonia d’inaugurazione delle pietre d’inciampo sarà succinta e presenziata da poche autorità pubbliche. Non potranno esserci né i familiari delle vittime, rispettivamente residenti a Roma e Perugia, né le scolaresche alle quali però il Sindaco Massimiliano Presciutti invierà un comunicato, nella speranza che la storia sia maestra di vita, per far riflettere le giovani generazioni su quei tristi eventi che hanno segnato per sempre il destino di quanti sono morti nei lager, dei pochi incredibilmente sopravvissuti e di tutti quei familiari che si sono visti strappare per sempre dalla malvagità degli uomini gli affetti più cari. Un ringraziamento va a Mauro Guidubaldi e allo scomparso Fabbrizio Bicchielli per le preziose ricerche storiche condotte sui nostri concittadini morti o tornati in Patria durante la Prima e la Seconda guerra mondiale come pure al dottor Daniele Amoni, per le notizie rinvenute nelle sue pubblicazioni. Un piccolo gesto simbolico per ricordare quell’immensa tragedia umana che ha sconvolto il mondo intero e che mai nessuno dovrà dimenticare, nella speranza che pace, libertà e fratellanza diventino per sempre i vessilli delle giovani e future generazioni”.