Anni ’80. Daniela Giombini, una giovanissima giornalista musicale, decide di provare a organizzare concerti per gruppi internazionali. La cosa, iniziata quasi per gioco ma spinta da una grande passione, procede bene e si concretizza in una vera professione. Dopo nemmeno 2 anni le viene proposto di organizzare il primo tour italiano di 2 esordienti band americane provenienti dalla zona di Seattle. Una di esse si chiama Nirvana. È il 1989. Da lì in poi niente sarà più uguale a prima e le cose procederanno a un ritmo serrato. Nel 1991 Daniela organizzerà anche il secondo tour italiano dei Nirvana subito dopo la pubblicazione dell’album “Nevermind”. E sarà un compito arduo arginare le folle che si raduneranno ai vari concerti della band.
A distanza di vent'anni, nel 2021, Daniela decide di invitare a Roma Bruce Pavitt, il co-fondatore della Sub Pop Records. L’etichetta di Seattle che lanciò la musica grunge. Insieme torneranno sui luoghi simbolo dei concerti romani dei Nirvana raccontando aneddoti e facendo rivivere emozioni e ricordi. La ricostruzione di quel periodo memorabile viene completata dalle testimonianze di persone del settore musicale che parteciparono a quei concerti.
Venerdi 4 Aprile alle ore 21.15 saranno presenti al Metropolis alla proiezione e dopo, per il dibattito, gli autori della pellicola Tino Franco e Marco Porsia oltre a Daniela Giombini che ha anche prodotto il documentario con SpaceOff