Lavoro, gli studenti del liceo riflettono sullo sfruttamento minorile

Tre morti al giorno e centinaia di feriti. E' questo il drammatico bilancio degli incidenti sul lavoro in Italia. Un problema purtroppo sempre più diffuso, che è stato al centro dell'incontro tenutosi ieri mattina presso il liceo "Mazzatinti". "A scuola di diritti e di sicurezza sul lavoro" il titolo del convegno che ha visto la presenza tra gli altri della segretaria confederale della Cgil nazionale Marigia Maulucci, dell'assessore provinciale Giuliano Granocchia, di vari esponenti territoriali delle tre sigle sindacali e di una rappresentanza della Thyssen Krupp di Terni, finita sulle prime pagine dei quotidiani per il drammatico incidente accaduto a Torino nel dicembre scorso e costato la vita a sette operai. E' stato invece costretto a declinare l'invito per impegni di governo il ministro del Lavoro Cesare Damiano che ha comunque fatto recapitare un messaggio per tutti gli studenti dell'istituto eugubino. Studenti che dall'anno scorso sono impegnati nel progetto internazionale "Rosso Malpelo", per liberare dallo sfruttamento i bambini boliviani. "I ragazzi si sono chiesti come sia possibile morire di lavoro - ha spiegato il preside del liceo Dario Missaglia - e da qualche tempo hanno intrapreso un percorso volto alla responsabilità sociale d'impresa". Importante il progetto promosso dal comune e dalla biblioteca Sperelliana incentrato sui diritti negati all'infanzia che ha visto le classi prime e quarte impegnate nella lettura della "Storia di Iqbal", il ragazzo 12enne pakistano diventato in tutto il mondo il simbolo della lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Sono stati quindi proprio i giovani del liceo "Mazzatinti" a narrare ai presenti il libro di Francesco D'Adamo - che il 3 aprile prossimo verrà a Gubbio per incontrare gli studenti - e a condannare lo sfruttamento dei bambini. "Oggi viviamo in una situazione di lavoro disagiata se non addirittura disastrosa - ha affermato uno dei ragazzi - che cosa dovremmo aspettarci noi che stiamo per varcare la soglia del mondo del lavoro?". La risposta alla segretaria della Cgil Marigia Maulucci. "La sicurezza del lavoro e il lavoro minorile sono due patologie figlie di questo tempo - ha affermato - Oggi c'è bisogno di controllo, di prevenzione ma anche di sanzioni. In Italia attualmente mezzo milione di bambini lavorano per sette-otto ore al giorno. Dobbiamo contrastare questo fenomeno e soprattutto non dobbiamo avere paura di far valere i nostri diritti di lavoratori".