Lazio-Hansa Rostock è la finale del Torneo "Città di Gubbio"

Saranno i tedeschi dell’Hansa Rostock e la Lazio a contendersi la sesta edizione del Torneo nazionale ‘Città di Gubbio’. Una finale da non perdere, di altissimo livello, quella di mercoledì al ‘Pietro Barbetti’, tra le due compagini imbattute del torneo. Il verdetto finale è scaturito al termine di una giornata di gare in cui non sono mancati gol ed emozioni. Nella prima semifinale, quella disputata questo pomeriggio al 'Luciano Cambiotti' di Gubbio, l'Hansa Rostock ha piegato con un perentorio 4-0 i rossoblu del Catania, guadagnandosi per prima l'accesso alla finalissima di mercoledì. Partita chiusa già nel primo tempo, con i tedeschi in vantaggio 3-0 grazie alla doppietta di Lemke e al rigore trasformato da Kocer. Piove sul bagnato, e non solo per l'acquazzone che accoglie i giocatori in campo: il Catania resta anche in dieci per l'espulsione di Conti per un fallo di nervosismo da tergo a centrocampo su Busche; nella ripresa la musica non cambia, e nonostante i tentativi degli etnei di rientrare in partita, l'Hansa Rostock mette la parola fine a questa gara al 30', quando Peucker infila per quarta volta Caroccia con un rasoterra in contropiede. Il portiere rossoblu nel finale si vendica platonicamente neutralizzando un rigore di Busche. Nell'altra semifinale, quella in notturna al 'Pietro Barbetti', si affrontavano Lazio ed Ofk Belgrado. Nel primo tempo si fa avanti la Lazio: Cinelli con un gran destro al volo portava in vantaggio la squadra di Angelo Crialesi. La Lazio gioca bene, ma al 42' subisce la replica dei serbi con un gol di Antely che insacca in rete un cross, complice l'uscita non perfetta di Iannarilli. Nel secondo tempo le squadre si affrontano a viso aperto e senza esclusione di colpi. Ma alla metà della ripresa la gara cambia volto: è il 22’, il laziale Costantini subisce fallo in area, è rigore. La stessa punta biancoceleste si incarica della battuta e riporta la Lazio in vantaggio. Ma la replica dei serbi è fin troppo rabbiosa: due minuti dopo l’arbitro Biccheri di Gubbio estrae un rosso diretto ai danni dell’autore del gol serbo Antelj per un fallo a centrocampo, peraltro apparso non particolarmente cattivo. I giocatori del Belgrado non ci stanno, scoppia un parapiglia di proteste, ed alla fine anche Pantelic va sotto la doccia per qualche parola di troppo. I serbi restano in nove, e la Lazio approfitta per impadronirsi del campo e controllare agevolmente. Finisce 2-1. Ad aspettare i ragazzi di Crialesi c’è l’Hansa Rostock, una formazione tosta. E mercoledì sarà battaglia.