Pollice verso delle Pmi nei confronti del governo Monti: quasi il 60% delle piccole imprese lo giudica insoddisfacente o molto insoddisfacente (rispettivamente il 54,3% piu' il 5,4%). A fronte di quasi il 40% che invece ne da' un giudizio positivo o molto positivo (rispettivamente il 37,2% e il 3,1%). Emerge da un sondaggio effettuato tra i partecipanti al meeting della Confesercenti che si chiude oggi a Perugia. Una platea di qualche centinaia di quadri dirigenti e imprenditori a cui la confederazione ha tastato il polso su governo, prospettive economiche, difficolta' della attuale fase e ha chiesto il giudizio su una serie di misure e liberalizzazioni che ha investito la categoria, principalmente Pmi del commercio, servizi e turismo.
Il quadro che emerge e' interessante. La pressione fiscale resta, per le piccole e medie imprese, la vera ''bestia nera'': quasi 6 su 10 lo giudicano lo scoglio principale (58,8%). Per il 43% il problema centrale e' invece l'accesso al credito. Le idee sono piuttosto chiare, scarnissima infatti (0,8%) la percentuale degli indecisi. La Confesercenti calcola una pressione fiscale reale che per le imprese ha raggiunto quota 55%. Disastrose poi le previsioni sulla situazione economica e sull'anno che verra'. Nonostante le molteplici rassicurazioni su un possibile allentamento della crisi, la quasi totalita' (97%) degli imprenditori non pensa che lo scenario migliorera'. Il 54,2% si aspetta un 2013 ancora duro, non meno dell'anno in corso, a cui va aggiunto il 42,6% che vede una situazione leggermente migliore del 2012 anche se ancora negativa. Per quanto riguarda le prospettive delle imprese, pmi in particolare, il giudizio e' pressoche' analogo. Il 43% prevede un ulteriore forte calo, che si somma alla quota del 47,7% secondo la quale la situazione resta come e' ora, quindi negativa. Solo il 7,7% punta su un miglioramento. Altrettanto interessanti le risposte su quanto le liberalizzazioni degli orari di apertura delle imprese commerciali, abbiamo influito sulla mortalita' e sulla performance delle stesse aziende. Poco, secondo il 46,1%, molto secondo il 21,1%, abbastanza invece per il 30,5%.
Il presidente della Confesercenti Marco Venturi non si stupisce che dalle Pmi emerga una bocciatura del governo Monti:
''Nel momento in cui un governo chiede sacrifici economici pesanti, e' inevitabile che il giudizio che emerge sia negativo'' ha detto a margine del Meeting che ha visto sfilare dal ministro Corrado Passera a economisti quali Jean Paul Fitoussi e Bruno Amoroso. ''Anzi - prosegue Venturi - mi sembra che sia un giudizio molto equilibrato in quanto arriva da una platea di quadri dirigenti, se ci rivolgessimo all'esterno credo possa emergere una valutazione ancora piu' negativa''.
16/09/2012 19:05
Redazione