Si è svolta questa mattina, presso la Chiesa di San Michele, a Perugia, la messa per la celebrazione del patrono della Polizia di Stato, San Michele Arcangelo, officiata dall'arcivescovo di Perugia, Ivan Maffeis. Presenti numerose autorità civili, politiche e militari, tra le quali la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, il presidente del Consiglio regionale, Marco Squarta, il Prefetto di Perugia, Armando Gradone, il sindaco Andrea Romizi e il Procuratore generale del capoluogo umbro, Sergio Sottani. "A voi che spendete la vostra giornata in un servizio indispensabile - ha detto il vescovo durante l'omelia -, un servizio che richiede rinunce e dedizione, auguro di sentirvi sempre riconosciuti e stimati. Non temete le difficoltà: quando seguite il bene comune, del nostro popolo, della nazione, anche nei momenti più difficili, accanto alla stima di noi cittadini possiate sentirvi protetti dall'intercessione degli angeli. Sentitevi oltre che apprezzati accompagnati dalla preghiera della comunità cristiana". "La figura di San Michele Arcangelo è un simbolo tangibile dei principi che ogni giorno ispirano noi poliziotti nella nostra missione - ha detto il questore di Perugia, Giuseppe Bellassai, che tra pochi giorni lascerà il suo incarico per andare alla guida della Questura di Catania -: proteggere e servire con buon senso e moderazione, senza cadere nella tentazione di andare oltre il limite del giusto. La sua spada è il nostro impegno a garantire che nella nostra comunità possa regnare più sicurezza e concordia". "La nostra missione è chiara - ha detto ancora il questore -: dobbiamo creare un ambiente sicuro per tutti, essere un faro di speranza per coloro che sono in difficoltà e lavorare costantemente per garantire che la giustizia sia raggiunta da tutti i cittadini. Dobbiamo essere un esempio di rettitudine, un punto di riferimento, un pilastro di stabilità e fiducia. Oggi credo di poter dire che chiunque faccia parte della comunità perugina ha la quotidiana possibilità di toccare con mano la dedizione delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, un impegno instancabile, pieno di rischi e preoccupazioni, lontano dai riflettori, silente".
Hanno avuto luogo questa mattina, nella Basilica di San Valentino, a Terni, le celebrazioni del patrono della Polizia di Stato, San Michele. Il Questore della provincia di Terni, Bruno Failla, ha salutato il Prefetto Giovanni Bruno, il sindaco Stefano Bandecchi e le massime autorità civili e militari, intervenute alla funzione religiosa, officiata dal vescovo, mons. Francesco Antonio Soddu, ringraziandoli della loro partecipazione e vicinanza alla Polizia di Stato. Un pensiero particolare, il questore Failla ha voluto rivolgerlo "alla sua gente, al personale della Questura che ogni giorno svolge il suo lavoro con competenza e serietà, sempre al servizio dei cittadini". Una cerimonia sentita e partecipata, che ha anche emozionato quando il tenore Paolo Macedonio ha intonato la canzone "La preghiera del poliziotto" di Bizzarri-Marcucci, accompagnato dal Maestro Luca Garbini.
Perugia
29/09/2023 14:09
Redazione