Le domande del Sel ugubino

Dopo le famose 10 domande che il quotidiano Repubblica rivolse al premier Berlusconi sul caso di Noemi Letizia, le 10 domande che devono far tremare sono una modalità. E’ il Sel di Gubbio che ora le rilancia ai tre candidati per le primarie del centro sinistra in programma per il 3 di Aprile. 10 domande su tematiche specifiche e nevralgiche per la città di Gubbio e per la sua futura gestione. “I candidati sperano di raccogliere voti per simpatia personale, per affezione al partito o per indicazioni di centri di potere – hanno spiegato Pavilio Lupini e Stefano Ceccarelli – ma nulla dicono di programmi”. Lanciato così un input se non proprio una sfida “Si facciano conoscere”. E non solo per rispetto dell’elettorato ma anche per far capire al Sel stesso se ci siano le condizioni di sostenere il centro sinistra o di correre da soli alle amministrative di maggio con un proprio candidato. Entro martedì le domande saranno rese note. Ercoli, Guerrini e Casoli dovranno rispondere entro il 3 di Aprile, domenica di primarie. “Perché sono alternativi tra loro? Quali proposte fanno? Quali impegni si prendono?” chiedono dal Sel. E il partito della giovane Giorgia Gaggiotti non va giù leggero nel raccontare quanto successo sino ad oggi nella politica eugubina: “Abbiamo vissuto con fastidio le imposizioni regionali che hanno portato alle primarie direttamente tra rappresentanti di quelle forze in contrasto sin o a ieri e da 10 anni” dicono i tre dal tavolo della conferenza stampa di oggi. “Nessuno parla di contenuti perché non posso criticarsi apertamente tra loro avendo già scelto questa grande alleanza” spiega Lupini che resta convinto che il percorso ideale sarebbe stato primarie di centro sinistra e poi, e solo poi, un confronto anche con Rifondazione comunista. “Si pensa alla carriera ed al potere – critica Ceccarelli – e non al bene della città. Noi del Sel vogliamo essere il lievito della politica eugubina e ripartire dall’onestà di confronti leali e basati sui programmi”. Gestione amministrativa, urbanistica, politica occupazione, ambientale e comunitaria i punti nevralgici che il Sel non trascurerà