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Le prime parole di Mismetti bis

Le prime parole di Mismetti bis ieri durante il consiglio comunale di Foligno: "seve poltica attenta e rigorosa"
Durante il primo Consiglio comunale della nuova legislatura, ieri pomeriggio, dopo il suo giuramento, è intervenuto il sindaco di Foligno, Nando Mismetti. “L’esito del voto ha assegnato alla nostra città una grande responsabilità al livello regionale e provinciale, rispetto alla quale è necessario un impegno rinnovato e generoso da parte di tutti, tanto dei membri della maggioranza quanto di quelli della minoranza - ha sottolineato Mismetti - da parte mia c’è piena disponibilità a collaborare con tutti purché si instauri un rapporto leale, basato sul rispetto dei ruoli e delle persone”. Il sindaco ha ricordato, tra l’altro, che “nei cinque anni appena trascorsi non è stato facile fare il sindaco. Il contesto in cui siamo stati costretti ad operare è stato contrassegnato da una drastica riduzione delle risorse verso gli enti locali (il Comune di Foligno ha avuto 12 milioni di euro in meno di trasferimenti in 4 anni), dai vincoli imposti dal Patto di stabilità e da un crescente disagio sociale che ha coinvolto persone, famiglie, imprese. Nonostante le difficoltà, siamo riusciti a ottenere tanti risultati importanti: l’equilibrio di bilancio che ci permette, oggi, di poter lavorare serenamente per il futuro; il mantenimento di tutti i servizi essenziali; il completamento della ricostruzione post sisma e del circuito museale della città; la realizzazione in meno di 4 anni delle nuove pavimentazioni e reti. Dopo gli anni difficili della ricostruzione e della riqualificazione del centro storico, oggi Foligno si presenta come una città ricca di opportunità e proiettata al futuro. Un futuro fatto di risultati da raccogliere e di nuove e ambiziose sfide da portare avanti, completando il positivo percorso fatto finora e introducendo importanti elementi di innovazione. Il programma per i prossimi cinque anni di legislatura parte proprio da questi presupposti”. Negli ultimi cinque anni, il bilancio del Comune di Foligno è sostanzialmente sceso dal tetto dei 40 milioni di euro a quello di 29: solo il rigore nel tenere i conti, la ricerca certosina degli spazi di manovra che consentissero ai servizi di essere ugualmente erogati, una saggia revisione delle tariffe, la ferma decisione di non toccare, nonostante tutto, il welfare cittadino, hanno permesso di far restare Foligno tra le città dove la crisi non ha toccato punte insopportabili. Le prospettive generali non promettono tempi tranquilli nell’immediato ma sembrano solo orientate verso un superamento della crisi nel prossimo quinquennio: bisogna proseguire nella nostra politica attenta e rigorosa, rilanciando alcune scelte con coerenza e con le necessarie attenzioni verso una comunità più solidale, soprattutto optando per decisioni veloci e chiare, ribadendo la necessità del superamento – in particolare per i Comuni virtuosi – del Patto di stabilità per le spese di investimento, anche come volano di ripresa per l’economia. Dovremo essere attenti e bravi a cogliere le opportunità della programmazione europea 2014-2020 per raggiungere obiettivi fondamentali di crescita e sviluppo della nostra comunità. Attenzione particolare dovrà essere riservata alle politiche sociali e di genere, perché attraverso queste è possibile determinare la qualità di ogni scelta amministrativa e politica. In un momento storico carico di difficoltà, è fondamentale pensare ai servizi, alla cura dei bambini e degli anziani, al ruolo delle donne, al protagonismo dei giovani, ai temi del lavoro, della formazione, dell’occupazione femminile per evitare che diventino ambiti a rischio in momenti di precarietà e incertezza economica. Dobbiamo collegare temi sociali e scelte economiche, considerando che qualsiasi intervento diventa un intervento di genere, che va a collegarsi con le condizioni di vita di ogni cittadino e cittadina. Anche temi come la violenza contro le donne non possono essere affrontati solo con campagne di sostegno, ma devono essere sorretti da investimenti. L’attenzione ai servizi nel campo educativo e sociale deve costituire un segnale importante e un sensore della qualità della vita che coinvolge tutti i soggetti e tutte le famiglie".
Foligno/Spoleto
01/07/2014 10:34
Redazione
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