E' arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia dei ripetuti scossoni in casa Parma. Dopo la pesante sconfitta interna contro il Padova infatti, è successo di tutto nella giornta di ieri dopo un lunedì apparentemente calmo: in primis la nota dove si annunciava l'esonero di Gigi Apolloni, condottiero della squadra che lo scorso hanno ha stravinto il campionato di Serie D e autore di un buon inizio di stagione, rallentando il passo solo nelle ultim giornate con il pareggio di Macerata e la sconfitta pesante interna contro i patavini, con la vetta che resta comunque a meno quattro, un vantaggio recuperabilissimo quando non siamo ancora nemmeno al giro di boa. Ma le sorprese non sono finite qui, perchè poco dopo aver sollevato Apolloni dall'incarico, è arrivato anche l'allontanamento del direttore sportivo Minotti e le dimissioni del presidente Nevio Scala. La decisione è stata rattificata dalla riunione a sette tra i fondatori del club. L'avvocato Giacomo Malmesi, Mauro Del Rio, Giampaolo Dallara, Marco Ferrari, Angelo Gandolfi, Paolo Pizzarotti e Guido Barilla hanno dunque optato per la rivoluzione totale, con Nevio Scala che, irremovibile, ha rimesso il proprio mandato proprio nel giorno del suo compleanno nonostante la richiesta dei soci di rimanere. La comunicazione ai diretti interessati è arrivata intorno alle 19 dal vice-presidente Marco Ferrari. Promosso momentaneamente dalla Berretti Stefano Morrone, l'ex centrocampista ha condotto gli allenamenti di ieri e quello di oggi in attesa che venga annunciato il nome del nuovo trainer, per il quale c'è una lista pronta dalla quale attingere: Zdenek Zeman rappresenta più una suggestione che altro, Hernan Crespo la pista ad oggi più concreta, Delio Rossi una pista da non scartare visto che l'allenatore è da tempo fermo, finito ai margini di un “giro” che coinvolge i tecnici di Serie A ma anche quelli di Serie B. Zeman manca dalla Lega Pro da ben cinque anni, dopo il sesto posto ottenuto con il Foggia, Delio Rossi l'ultima volta che ha allenato in terza serie lo ha fatto con la Salernitana nel lontano 1993, Crespo invece latita in esperienza avendo allenato, per poi essere esonerato ad un paio di mesi dalla fine del campionato, dal Modena. L'ultimo nome in ordine di tempo che viene rilanciato da Parma è quello di Edy Reja che l'ultima volta che disputò questa categoria lo face con il Napoli partecipando al ciclo di ricostruzione che portò la squadra fino all'Europa. Detto del terremoto che ha coinvolto il Parma Calcio, ci sono altre situazioni scottanti: la prima riguarda come anticipato già ieri, la panchina del Mantova: alla fine sembra si vada per la fiducia a tempo per mister Prina che se non vincerà il confront con il Gubbio sarà mandato a casa, ieri però brutto episodio con l'aggressione di un piccolo gruppetto di pseudo tifosi nei confronti del direttore sportivo del Mantova Musso e del direttore generale della squadra virgiliana. Anche a Modena si è valutata la posizione di mister Pavan dopo il capitombolo interno contro il Pordenone: anche per lui fiducia a tempo, serve fare risultato a Santarcangelo nel prossimo turno per salvare il proprio posto e dare una sterzata alla stagione dei gialloblù. In casa Maceratese invece, tutto fatto per l'agognato passaggio societario: il 95% delle quote del club passa all'imprenditore italo-svizzero Filippo Spalletta, completamente fuori dai quadri invece l'ex presidente Tardella. Infine, chiusura con la Coppa Italia: l'Ancona stacca il pass per il turno successivo facendo suo il derby proprio con la Maceratese, doppietta di Gelonese per i dorici, rete della bandiera di Gremizzi. Gara tiratissima a Venezia, dopo il risultato ad occhiali dopo i primi 90', si va ai supplementari dove segna Stulac per i lagunari, al 115' però pareggio della Reggiana con il rigore di Maltese. Si va ai rigori e il Venezia fa festa grazie agli errori di Mecca e lo stesso Maltese. Oggi si completa il quadro: Carrarese-Padova; Teramo-Robur Siena; Foggia-Matera, Taranto- Messina.
Gubbio/Gualdo Tadino
23/11/2016 09:09
Redazione