Il momento di rilanciare con forza lo “sport per tutti” è arrivato. Questo importante concetto e filosofia d’azione va sostenuto con atti chiari e precisi. Lo “sport per tutti” vuol dire salute, occupazione utile del tempo libero, socializzazione, economia, cultura ed integrazione. Rappresenta oggi la nuova sfida e la nuova frontiera su cui posizionare tutto il sistema organizzativo del Coni, puntando ad un obiettivo in cui crediamo e su cui stiamo lavorando da tempo. Il proposito è quello di continuare a creder in un Coni capace di cogliere le opportunità e le esigenze di una società in profonda trasformazione e di una regione come l’Umbria che deve necessariamente fare ancora un salto di qualità e un passo avanti a favore dello sport. Bisogna puntare pertanto allo sport come risorsa irrinunciabile per far crescere la nostra regione. Ci sono tutte le condizioni, basta solo fare squadra, come ci ostiniamo a ripetere sempre e per usare un termine caro al mondo sportivo. Gli effetti del mutare degli scenari politici, strettamente correlati alla situazione sociale ed economica che ancora vivono l’Italia e la nostra regione, si riflettono inevitabilmente anche sul Coni e sulle Federazioni Sportive. Nei prossimi mesi ci troveremo a dover definire una più efficace linea di politica sportiva che tenga conto da un lato dell’accelerazione che il Governo intende dare alla riforma federale dello Stato (anche per associare il federalismo istituzionale al federalismo sportivo) e dall’altro delle scelte e degli indirizzi del nuovo Governo Regionale dell’Umbria e della Giunta appena nominata. Ma per riflettere sulle tematiche di politica sportiva che sono “in campo” e naturalmente per risolverle, bisogna farlo tutti insieme rivolgendo lo sguardo alle forze vive della società, all’associazionismo, alle istituzioni, al mondo economico. Noi del Coni Umbria vogliamo continuare a dare il nostro contributo, alzando la voce quando le circostanze lo richiederanno ancora. È infatti il Comitato Olimpico Regionale quell’organo che ha una visione chiara e precisa dell’universo sportivo umbro e soprattutto quello che lo rappresenta nella sua totalità. Questo che mi onoro di rappresentare è un ente che vive quotidianamente a contatto con atleti, dirigenti, tecnici, Federazioni, Enti di promozione sportiva, Associazioni, e che tasta costantemente il terreno sul quale si muove lo sport in Umbria, ascolta, suggerisce, cerca di intervenire per fare di questa piccola regione una grande realtà sportiva nazionale e internazionale. Un territorio che abbia a cuore il concetto della qualità del vivere urbano, un territorio che tenda a costruire una sua identità a misura d'uomo, non può escludere dalla programmazione regionale lo spazio per la pratica sportiva. La direzione che si è intrapresa con le nuove norme regionali per la promozione e lo sviluppo delle attività sportive, motorie e ricreative è quella giusta. Ma nel rapporto con le istituzioni, dalla Regione agli enti locali, fino agli organismi di decentramento, il Coni Umbria vuole sempre più ricoprire una funzione di indirizzo e stimolo verso nuovi modelli di socialità ad alto contenuto sportivo. Vorremmo ancora di più la legittimazione del nostro ruolo e incrementare in quantità e qualità i rapporti con le altri importanti realtà della regione. Il Comitato umbro prosegue con convinzione ad aprirsi, guardare all’esterno, costruire e crescere, rivolgere lo sguardo alle forze vive della società, all’associazionismo, alle istituzioni, al mondo economico. Cerca di farsi attore di un processo di innovazione della società locale, che attraverso lo sport esprime alcuni dei suoi valori migliori. Grazie anche agli incarichi ottenuti da questa presidenza all’interno dei vertici nazionali del Coni (il sottoscritto è infatti stato nominato membro della Commissione Nazionale Impianti Sportivi e della Conferenza Nazionale Strutture Territoriali), l’Umbria sportiva potrà delineare e realizzare meglio i suoi futuri obiettivi ricercando un nuovo posizionamento sul territorio e un riconoscimento più alto a livello nazionale con il fondamentale contributo della nostra organizzazione. In questa ottica, se vogliamo essere protagonisti del cambiamento, tutte la nostre rappresentanze politiche ai diversi livelli territoriali dovranno saper esprimere un forte impegno per: dare vita ad un patto Coni-Regione che riconosca il ruolo essenziale svolto dai Coni territoriali per lo sviluppo della pratica sportiva inserendo a pieno titolo le articolazioni del Comitato Olimpico Regionale, del Cip, delle Federazioni Sportive e degli Enti di Promozione Sportiva nell’area dell’Associazionismo di Promozione Sociale; orientare il complesso delle politiche motorie e sportive a supporto dello sport dilettantistico nelle sue diverse espressioni (sociale - formativa e di prestazione) e dello sport scolastico inteso anche come occasione di integrazione delle diverse culture e delle disabilità; riaffermare il ruolo sociale e formativo anche dello sport agonistico e delle attività di promozione ad esso connesse; sostenere l’azione delle società ed associazioni sportive dilettantistiche nel loro impegno verso i vivai giovanili; individuare forme agevolate di finanziamento per la costruzione e la riqualificazione degli impianti sportivi; rivisitare ed armonizzare la legislazione e gli interventi finanziari della Regione in materia di sport; promuovere, d'intesa con le rappresentanze sindacali dei lavoratori e dell'imprenditoria, un progetto “sport e lavoro”. Questi gli strumenti che ci consentiranno, se condivisi, di lavorare al meglio, in modo da gettare le basi per la definizione di politiche sportive regionali che coniughino l’autonomia con la coesione - attraverso il coinvolgimento di Assessorati come quelli allo Sport, alla Sanità, al Turismo, all'Istruzione ed alle Politiche Sociali - e per permetterci di evidenziare ancor di più l’importante ruolo che lo sport ha nella nostra regione e più in generale nella società. Nell’Umbria, terra di sport, puntiamo a far sì che la pratica sportiva sia garantita a tutti i cittadini: lo “sport per tutti” come strumento di relazione e di socialità diffusa. Siamo consapevoli che lo sport è gioco, è socializzazione, è salute, è cultura, è turismo, è una parte importante della vita delle persone di ogni età. La promozione della cultura sportiva, pertanto, deve entrare in maniera decisiva nelle scelte politiche territoriali, contribuendo a farla diventare parte del bagaglio di ogni singolo cittadino. E promuovere lo sport, quello olimpico in particolare, vuol dire fare tutto ciò che è nelle possibilità del Coni per costruire politiche e sinergie che permettano ai cittadini di esercitare il diritto allo sport.
29/04/2010 12:56
Redazione