Nel 2024 è cresciuto, ma in maniera lieve rispetto agli anni precedenti, il numero di richiedenti aiuto al centro di ascolto della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve. Emerge dal decimo rapporto sulle povertà "Intrecci di reti. Reti per includere", presentato al Villaggio della Carità di via Montemalbe, a Perugia. Sono stati 1.832 i nuclei che si sono presentati al centro, in crescita dell'1,5% rispetto al 2023. Un dato stabile, anche per cittadinanza con 469 italiani e quasi 1.300 stranieri, rispetto ai picchi del periodo 2020-2023. La crescita registrata nel 2020 fu nettamente maggiore: +25,8%. Nel 2024 a crescere, in conseguenza di una "più attenta mappatura del territorio" grazie al lavoro di 41 centri di ascolto parrocchiali, sono stati i nuclei aiutati (3.688 con oltre 12.000 persone), in aumento dell'11,4% sul 2023. Come sottolineato dal direttore della Caritas, don Marco Briziarelli, intervenuto insieme all'economista Pierluigi Maria Grasselli e all'arcivescovo Ivan Maffeis, sembrano stabili anche i dati dei primi tre mesi del 2025, con 769 persone al centro di ascolto diocesano. Ma c'è comunque preoccupazione. "Stabilizzarsi su questo trend è difficoltoso per portare avanti la nostra azione", ha detto Briziarelli, evidenziando l'ampiezza dello sforzo economico. Tant'è che "non so se riusciremo a garantire tutti i servizi nel 2026", ha aggiunto il direttore. Nel 2024 ad esempio i cinque empori della solidarietà, dove operano 190 volontari garantendo 40.947 ore di volontariato, hanno sostenuto 1.690 famiglie (4.913 persone) erogando 21.647 carrelli della spesa e distribuendo 602 tonnellate di prodotti di prima necessità. Riguardo all'analisi dell'utenza che si interfaccia con la Caritas, dal decimo rapporto emerge con chiarezza che è "rilevante" l'aspetto della solitudine. Gli italiani che vivono da soli "sono quasi la metà del totale dei richiedenti aiuto". Per gli stranieri, emerge invece che sono Marocco per gli uomini e Nigeria per le donne le due nazionalità di origine di chi bussa alla porta della Caritas. L'analisi, estesa alle condizioni personali, mette poi in luce che quello abitativo si conferma uno dei fronti più allarmanti. I dati raccontano che ci sono 176 persone colpite da povertà estrema, senza tetto. Il basso livello di scolarizzazione è un altro aspetto che viene evidenziato nel rapporto, oltre a quello occupazionale. Nel 2024 è stata rilevata un'incidenza di occupati (19,7% pari a 360 persone) maggiore rispetto al 2023. L'arcivescovo Maffeis ha parlato di "un rapporto scritto con la mente e con il cuore, che mette in fila i bisogni". Sottolineando lo sforzo della Caritas, ha ricordato che "dietro alle cifre ci sono vite, storie, persone".
Perugia
10/06/2025 13:06
Redazione