La Liomatic Umbertide, sebbene partita in ritardo, ha già chiuso una corposa campagna acquisti. Il direttore sportivo Federico Rinaldi spiega come tutto ciò è stato realizzabile.
“La nostra campagna trasferimenti - attacca Rinaldi - è stata piuttosto rapida grazie al lavoro d’equipe ed alla piena sintonia fra tutte le componenti societarie (presidente, coach, diesse e responsabile budget) e ciò è stato per la quasi totalità delle contrattazioni. Quando questo meccanismo è saltato abbiamo incontrato qualche difficoltà ma fortunatamente tutto si è ben presto appianato”.
Con quale criterio è stata costruita la squadra?
“Le tre straniere del TermoCarispe La Spezia sono state le prime contrattualizzate anche perché, oltre ad essere da tempo nel nostro taccuino, erano appetite da diverse formazioni. Successivamente si è pensato al gruppo delle italiane. Lì abbiamo puntato sia su atlete vogliose, a vario titolo, di rivalsa (Bonaldo e Giorgi), sia su altre giovani ed interessanti al tempo stesso, avendo già maturato alcune esperienze nella massima serie (Rossi, Rubino e Battisodo). Siamo perciò fiduciosi che la nostra società possa alimentare la loro ambizione, favorendone la definitiva consacrazione. Tengo comunque a sottolineare che molte di queste ragazze erano già state da noi contattate in passato. Infine - continua Rinaldi - siamo riusciti a mettere la ciliegina sulla torta con l’arrivo del pivot montenegrino Iva Perovanovic.Questa trattativa è stata molto complessa in quanto sulla giocatrice vi era il forte interessamento di squadre partecipanti alla prossima Eurolega, avendo la stessa Perovanovic avuto un grosso impatto a livello europeo nella stagione appena conclusa (18,8 punti e 10.7 rimbalzi a partita in Eurocup)”.
Che aspettative ha la società Liomatic per il prossimo futuro?
“Riconosco la mia poca esperienza in questo torneo e, come successe all’esordio in A2, il pensiero ricorrente è la salvezza. Sono comunque convinto in cuor mio che questa non ci sfuggirà; anzi, il mio sogno proibito sono i play-off”.
Quanto può contare l’apporto di un pubblico come quello di Umbertide anche nella massima serie?
“E’ importantissimo per una neopromossa avere un pubblico numeroso e passionale come il nostro. Inoltre la gente di Umbertide sa spostare tutto questo anche al di fuori del contesto strettamente agonistico, determinando una grossa coesione con le atlete. A tal proposito spero che, pur con un gruppo interamente nuovo e composto di sole professioniste, questo legame possa ricostruirsi e rafforzarsi come è stato nelle stagioni precedenti. E’ comunque chiaro che noi puntiamo molto sul nostro pubblico,uno dei più partecipi dell’intera serie A”.
Quanto può contare l’aver cambiato praticamente in toto l’intero roster?
“Questa scelta si è resa necessaria, oltre che dalle singole scelte, per poter competere con la nuova realtà agonistica,continuando ad alimentare le nostre ambizioni. Ciò comporta - continua Rinaldi -che, in futuro, questo ricambio possa interessare anche la dirigenza, chiamata dagli eventi ad un ulteriore salto di qualità”.
Ha un sogno ricorrente per lo storico esordio nel massimo campionato nazionale?
“Io spero che, un giorno, nei loro commenti e parlando della stagione agonistica, le varie Macchi, Zimerle, Brunson, Moro, Masciadri, Ress facciano riferimento alla Liomatic come ad una squadra leale, positiva, grintosa, che le ha messe in difficoltà e, perché no, le ha sconfitte”.
Città di Castello/Umbertide
26/06/2008 10:04
Redazione