Chi governa, soprattutto ''in momenti come questo'', deve avere ''coraggio e questo Governo il coraggio non l'ha saputo trovare''. Cosi' il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani e' tornato sulla decisione presa dal Governo di ''obbligare'' le Regioni a inserire il ticket sanitario invece di aumentare ''l'accise sul tabacco come proposto da tutte le Regioni, pochi centesimi di euro per salvaguardare la sanita' pubblica''. Una decisione che Errani, il presidente della Toscana Enrico Rossi, e l'assessore alla sanita' dell'Umbria Franco Tomassoni, definiscono ''iniqua per i cittadini e dannosa per il sistema sanitario''. Giudizio generale che non cambia neppure dopo il piano di rimodulazione del ticket per fasce di reddito che le tre Regioni hanno messo a punto e presentato oggi a Firenze. Un piano grazie al quale c'e' ''una distribuzione piu' equa del ticket, ma il danno rimane''. I cittadini, ''non appena la delibera approvata oggi sara' recepita dal sistema delle farmacie, dalle aziende e dai medici'', se non sono esclusi per patologia o perche' con reddito inferiore a 36 mila euro, dimostrabile anche con l'autocertificazione o l'Isee, pagheranno da uno a tre euro per i farmaci (fino a massimo di 6 euro per ricetta). Per quanto riguarda la specialistica Emilia Romagna, Toscana e Umbria hanno previsto una revisione del tariffario con valore della ricetta superiore a 10 euro di 5 euro, per i redditi tra 36 e 70 mila euro, di 10 euro per redditi da 70 e 100 mila, e di 15 euro oltre 100 mila. E sempre secondo reddito sono previsti ticket aggiuntivi di 10, 24 e 34 euro per la Tac e la risonanza magnetica. La soluzione trovata da Toscana, Emilia e Umbria non potra' essere applicata in tutta Italia, ''alcune Regioni avevano gia' il ticket sui farmaci'' ha spiegato Errani ricordando che, ad esempio, Piemonte e Lombardia hanno gia' provveduto a rimodularlo e altre ancora, quelle che non l'hanno applicato secondo le indicazioni del Governo, ''stanno valutando cosa fare''. Il piano di rimodulazione deve essere ''approvato dal Governo ma credo e spero non ci saranno problemi - ha aggiunto Errani - visto che noi rispettiamo l'idea di copartecipazione prevista dalla Finanziaria 2007''. ''Abbiamo voluto fare una manovra che desse il segnale che vogliamo tutelare le fasce piu' deboli'' ha aggiunto Rossi che, con Errani e Tomassoni (presenti anche gli assessori alla salute di Toscana e Emilia, Daniela Scaramuccia e Carlo Lusenti), respinge le eventuali critiche che potrebbero venire alle ''Regioni 'rosse''' di tassare il ceto medio-alto. ''Non siamo regioni 'rosse', e' un modo un po' vecchio di leggere la situazione, ma regioni europee - ha detto ancora il presidente dell'Emilia Romagna - e la progressivita', ossia chi ha di piu' paga di piu' e' un principio costituzionale''. ''Non ci stancheremo di dire che, di fronte ad una crisi globale, la Repubblica deve essere in grado di reagire facendo leva su tutte le proprie risorse istituzionali, tra cui le Regioni, che sempre hanno dato prova di grande responsabilita'''. Ma se la politica del Governo non compie una svolta - ha concluso Errani -, parlare di federalismo diventa sempre piu' un esercizio retorico, assolutamente astratto''.
05/08/2011 13:19
Redazione