Da Perugia ad Assisi in cammino per la pace.
Circa 100mila persone hanno macinato chilometri e chilometri fianco a fianco a partire dalle 9 in punto, da Borgo XX Giugno, a Perugia, fino alla Rocca Maggiore di Assisi, incuranti della pioggia battente.
Studenti provenienti da tutta Italia, insegnanti, rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni hanno raggiunto la meta della “città della fraternità” in questa Marcia della pace 2018, per dire basta a flagelli mondiali quali la fame, l'indigenza, l'inquinamento e per opporsi al un'economia basta sulle armi.
Due i manifesti dell'evento: “Nessuno deve essere lasciato solo” e “Prendiamoci cura gli uni degli altri”, per tenere alta più che mai l'attenzione sui diritti umani, obiettivo fondamentale per chi punta all'uguaglianza e alla libertà per il mondo intero, come ha ribadito anche la presidente dell'Umbria Catiuscia Marini.
Prima di raggiungere la Rocca Maggiore il corteo si è fermato a Piazza San Francesco, dov'è intervenuto il vescovo Domenico Sorrentino, benedicendo il corteo.
Ha preso poi la parola l'organizzatore Flavio Lotti, ricordando la vicenda del sindaco di Riace e proponendone la candidatura a Nobel per la pace per il suo impegno nell'accoglienza e nell'integrazione.
Presenti anche il sindaco Stefania Proietti, che ha salutato con orgoglio il “meraviglioso popolo della pace”, ed il sindaco Andrea Romizi, che dal palco ha esibito la bandiera della prima edizione della Marcia voluta dal filosofo Aldo Capitini, di cui quest'anno ricorre il cinquantesimo anniversario dalla morte.
Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, inoltre, ha inviato un suo messaggio personale per sottolineare l'importanza della Marcia della Pace come “testimonianza corale di speranza e fraternità”.
Assisi/Bastia
08/10/2018 13:50
Redazione