L'emergenza Covid, le nuove disposizioni per il lavoro nei cantieri – in parte ripreso su lavori pubblici e da lunedi' prossimo anche su interventi di privati – e il modello di snellezza burocratica offerto dal ponte Morandi, che proprio ieri ha visto concludere in appena 18 mesi la fase di ricostruzione a Genova.
Di tutto questo si è parlato stamane a Trg Mattino con l'ing. Massimo Mariani, membro del consiglio nazionale degli Ingegneri e già responsabile del consiglio europeo. Perchè se da Genova arriva una vicenda che fa sperare nel superamento degli ostacoli burocratici, il settore edilizio si prepara a ripartire con nuovi protocolli di tutela che rischiano di complicare non poco l'attività:
"La tutela di tutti è prioritaria e fondamentale - ha precisato Mariani - ma il protocollo che è stato elaborato, per altro non condiviso con le categorie ma calato dall'alto, prevede condizioni e soprattutto responsabilità che finiscono in capo ad un soggetto che oggettivamente non può controllare ogni dettaglio indicato. Rischiamo un'ulteriore causa di rallentamento delle procedure, quando invece dovremmo cogliere l'occasione per snellire gli iter, da quelli autorizzativi a quelli operativi. Come ci insegna il caso del ponte Morandi".
Il tempo ci dirà molto presto se certi timori e complessità del protocollo rallenteranno le procedure. Intanto a Genova il ponte Morandi, da esempio di dissolutezza manutentiva si è trasformato in un modello di rapidità operativa: con un Commissario che ha saputo accelerare le procedure anziché rallentarle:
"Un Commissario che ha saputo agire fissando un budget, accelerando le autorizzazioni e portando a compimenti ogni fase procedurale senza intoppi. Se invece pensiamo di ripartire dopo l'emergenza Covid ancora con la selva di passaggi e intermediazioni istituzionali che segmentato ogni intervento, non avremo un futuro nelle costruzioni. Sarebbe intanto importante che lo Stato pagasse i pregressi dovuti a migliaia di professionisti e imprese. Poi che si fissasse un iter di riferimento sul modello del caso Genova d applicare alle tante opere pubbliche che in Italia proseguono da anni alla moviola. A cominciare dalla ricostruzione post sistica umbra".
Gubbio/Gualdo Tadino
29/04/2020 18:28
Redazione