Ha ribadito il lavoro "imponente, serio e determinato" fatto come Giunta regionale per l'Alta velocità ferroviaria in Umbria, con il tavolo tecnico sulla stazione Medio Etruria ancora aperto ma che entro la metà di ottobre dovrebbe portare ad un primo risultato; ha ricordato e difeso poi i due collegamenti attuali con Milano, con la soluzione "Orte" considerata "migliore di quella dell'arretramento da Perugia a Terni" anche perché una richiesta "impossibile e ridicola": l'assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche, ha fatto il punto - in una conferenza stampa - sul sistema dell'Alta velocità umbra. "La Regione si è adoperata fin da subito per rompere l'isolamento dell'Umbria" ha affermato, parlando di "un quadro che ci fa intravedere un ulteriore miglioramento". "Stiamo lavorando in linea con le direttive nazionali - ha detto - e trattiamo con dignità e rigore al tavolo nazionale su Medio Etruria, soluzione che consentirebbe a tutta l'Umbria di accedere alla direttissima verso il nord e verso il sud con vari Frecciarossa". L'assessore ha poi evidenziato quanto fatto in merito al Frecciarossa, prima di tutto "trattando per ridurre il costo che nel 2022 era di 2,5 milioni di euro". Inoltre, sono stati ricordati i due collegamenti per Milano dall'Umbria. Il Perugia-Milano con il Frecciarossa 9300 (partenza 5.24, arrivo 9.12), circa 90 i passeggeri al giorno, tornati quindi ai livelli pre-Covid con non solo il recupero dei valori del 2019 ma anche con segnali di miglioramento. Poi quello combinato, del Regionale veloce 4151 Terni-Orte con il Frecciarossa 9616 Orte-Milano (partenza 6.10, arrivo 9.50), un "miglioramento duplice grazie ad un Frecciarossa 1000, top di gamma, che entra prima in direttissima". È stata poi messa sotto esame l'ipotesi dell'arretramento da Perugia a Terni, considerando il Frecciarossa 9300 Terni-Milano (partenza 4.12, arrivo 9.12), con un tempo minimo attuale Terni-Perugia di 1:26 con quattro fermate: "Oltre che per ragioni di linee guida nazionali non è conveniente dal punto di vista degli orari, per i costi assurdi e per il numero di utenti potenziali. Per questo la richiesta del Comune di Terni ci ha colto di sorpresa".