Montelovesco: nessuna traccia di Augusta

Non c’è traccia di Augusta Taravello, la donna di 54 anni, originaria della provincia di Cuneo, scomparsa da venerdì scorso dalla sua abitazione di Montelovesco, nel comune di Gubbio, e di cui il convivente solo ieri mattina ha denunciato l’allontanamento da casa. Oltre 40 persone tra Vigili del Fuoco, Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Provinciale a cavallo e Protezione Civile hanno battuto il territorio per tutta la giornata di oggi. Impiegate unità cinofile per fiutare eventuali tracce lasciate dalla signora; in particolare, sono state ispezionati anche i numerosi specchi d’acqua presenti nella zona, dove potrebbe essere scivolata la signora o dove potrebbe aver dato seguito ad un atto di disperazione. Sul posto anche mezzi Ucl dei Vigili del Fuoco, ovvero unità di crisi locale, messi in campo per coordinare le ricerche anche grazie all’impiego di strumentazione radio particolare il cui campo base è stato posto nell’area di pertinenza dell’abitazione di Augusta. Abitazione che oggi era off limits per la stampa, invitata dal signor Tonino, il compagno della scomparsa, a restare lontano dalla casa. Intanto ieri sera il caso della signora Augusta è stato trattato anche dalla popolare trasmissione di Rai Tre “Chi l’ha visto” e stamani, proprio a seguito della puntata, una segnalazione aveva riferito della possibile presenza della scomparsa in un supermercato di Trestina, in Alto Tevere, ipotesi che al momento della verifica è risultata priva di fondamento. Proseguono anche le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Gubbio che dopo aver recuperato il cellulare di Augusta, lasciato a casa al momento della scomparsa, hanno anche interrogato il convivente e alcuni residenti della zona. Sembra impossibile che la signora possa essere arrivata a piedi e senza soldi molto lontano, così come difficile che nessuno l’abbia notata visto il suo abbigliamento peculiare, in particolare gli zoccoli ricavati da stivali di gomma tagliati e indossati con un paio di calze pesanti. Per il capitano Iannicca resta valida l’ipotesi di allontanamento volontario, ma con il passare delle ore le probabilità di trovarla si affievoliscono.