Sinistra per Castello: "sulla giunta fare presto"

Con le istituzioni non si scherza: sulla giunta fare presto, altre sono le priorità". Mentre il Pd da settimane e' alle prese con la scelta del quarto assessore, La Sinistra per Castello attraverso la portavoce Marta Melelli invita il maggiore "azionista" del centro-sinistra tifernate a darsi una mossa per evitare impasse istituzionali e ipotetiche "staffette" alla guida della massima assise cittadina che sarebbero di difficile comprensione all'esterno del palazzo. "La Sinistra per Castello sostiene che, rispetto alla situazione che sta interessando il governo di Città di Castello, le scelte complesse che ci attendono facciano emergere la necessità di determinare al più presto una definizione dell’assetto di Giunta del Sindaco Bacchetta. In questo senso - precisa Marta Melelli- riteniamo che la ripresa della piena attività amministrativa non possa essere condizionata da problematiche di assetto interno di alcune parti della coalizione. In un contesto di massimo rispetto per le scelte che spettano autonomamente e democraticamente alla discussione interna al partito di maggioranza relativa della coalizione di cui facciamo parte, crediamo da un lato che nei confronti delle rappresentanze istituzionali elette a garanzia della massima assise democratica cittadina occorra il massimo rispetto, dall'altro siamo certi che i criteri generali assunti dal “centro-sinistra per Città di Castello” per l'individuazione delle rappresentanze di governo continueranno ad essere rispettate. Infatti la situazione che attualmente sta al centro del dibattito politico cittadino, che per fortuna non incide sul lavoro e sul funzionamento della giunta su cui continuiamo ad esprimere un giudizio positivo - conclude la portavoce de La Sinistra per Castello - rischia non solo di essere incomprensibile per la cittadinanza, ma anche di rappresentare un “freno” rispetto alle vere questioni che attraversano la Città. Prime fra tutte il lavoro e la crisi economica e sociale che, accompagnata ai tagli del governo Monti, non risparmia nemmeno Città di Castello e l'Alto Tevere tutto".