Morte Elisa: terminata l'autopsia, assenza segni di violenza sul corpo

Si è protratta circa tre ore, dalle 13.45 alle 16.45, l'autopsia sul corpo di Elisa Benedetti, la 25enne di Città di Castello ritrovata morta il 31 gennaio nell'hinterland perugino in prossimità di Civitella Benazzone. L'esame autoptico è stato eseguito dal medico legale Anna Maria Verdelli, alla presenza del collega Luca Lalli, incaricato come perito di parte. Al termine i medici non hanno rilasciato dichiarazioni, allontanandosi in sordina dall'istituto di medicina legale dell'ospedale di Perugia presidiato dagli organi di stampa. Le notizie ufficiose e non ufficiali parlano di assenza di segni esterni indicativi di una morte violenta, al pari di fori sulla pelle, sintomatici dell'utilizzo di una siringa. Resta quindi alta l'attesa per i risultati degli esami tossicologici che potranno chiarire se Elisa, oltre all'alcool (come dichiarato dalla stessa amica e anche da vari testimoni) abbia assunto droghe. Rimane in piedi anche la prima delle impressioni ricevute al rinvenimento del corpo, che la causa della morte sia da attribuire alle temperature estremamente rigide registrate nella notte tra sabato e domenica.