Morte Pietro Barbetti: mercoledì l'autopsia. Giallo sul ricovero di un amico

Sarà l'autopsia - probabilmente mercoledì - a stabilire le cause della morte di Pietro Barbetti, 31enne imprenditore eugubino, trovato privo di vita ieri mattina all'interno della sua barca attraccata in banchina al porto di Scarlino (Grosseto). Il Barbetti e' stato trovato seduto su una poltrona. A trovarlo sono stati i vigili del fuoco di Follonica allertati perche' alcuni parenti non riuscivano a contattare l'imbarcazione, sulla quale si trovava anche il fratello Filippo. Dopo aver scoperto il cadavere, i vigili del fuoco hanno svegliato il fratello della vittima, che dormiva in cabina e, come ha detto in seguito ai carabinieri, non si era accorto di nulla. Sulla causa del decesso stanno eseguendo accertamenti il medico legale e i carabinieri di Massa Marittima. Pietro Barbetti era nipote dell'omonimo imprenditore fondatore delle Cementerie "Aldo Barbetti", personaggio carismatico, legato al mondo dello sport eugubino (di recente gli è stato intitolato lo stadio S.Biagio). Intanto i carabinieri della Compagnia di Gubbio, in stretto contatto con quelli di Massa Marittima stanno indagando per far luce su un altro episodio, anche per stabilire gli eventuali legami con la morte dell'imprenditore eugubino: il ricovero in rianimazione, presso l'ospedale di Gubbio, di un amico del giovane (il 30enne G.M.) che sembra aver partecipato insieme a lui ad una crociera nei giorni precedenti e che nel frattempo era rientrato a Gubbio. Il 30enne - che si trova in coma farmacologico ma è fuori pericolo di vita - era stato in barca alcuni giorni con i due fratelli Barbetti e, con la sua ditta, aveva curato alcuni interventi di manutenzione allo scafo. Da stabilire eventuali legami tra le due vicende.