La Corte dei conti dell’Umbria ha condannato due medici dell'ospedale di Branca al pagamento di 112 mila euro ciascuno a favore della Regione Umbria per un errore nella diagnosi e cura di un paziente che si era presentato all’ospedale per un corpo estraneo in gola. Prosciolto un terzo medico.
Il caso risale al settembre del 2014 quando il paziente si era presentato al pronto soccorso dell’ospedale di Gubbio - Gualdo Tadino con "sintomatologia da senso di oppressione al giugolo”. Sottoposto a visita, non era stata evidenziata la presenza di corpi estranei, individuati invece due giorni dopo con una Tac che rilevava un osso di coniglio e la conseguente perforazione dell’esofago. Trasportato a Perugia, il paziente è morto a seguito delle conseguenze dell'ingerimento . I familiari sono stati risarciti dall’Azienda sanitaria Umbra 1, mentre il processo penale si è chiuso con la prescrizione.
I giudici contabili hanno a loro volta condannato i due medici dell'ospedale di Branca al risarcimento della Regione Umbria, ritenendoli responsabili di “grave colpa professionale” e stabilendo un somma risarcitoria di 112 mila euro a medico.