Musica e poesia stasera sul palco di “Life in Gubbio” con i cantanti Niccolò Agliardi e Raiz

Ci saranno anche Niccolò Agliardi, cantautore emergente, e Raiz, l'ex voce degli Almanegretta questa sera alle 21,30 al convento di San Francesco per "Parole degne di nota", spettacolo il cui ricavato sarà devoluto al CeRS - Centro Ricerche Studi -, onlus sostenuta da Paolo Bonolis, per il progetto "Adotta un angelo", programma di assistenza domiciliare ai bambini diversamente abili. La serata si aprirà con il concerto dei cantautori Pacifico e Agliardi, seguito dal reading di poesie di Raiz e della poetessa brasiliana Marcia Theophilo, che da sempre si batte per la salvaguardia dell'Amazzonia, sulle immagini di Peppino Saponara. Perché la tua presenza a Life in Gubbio? Agliardi: "Life in Gubbio è una delle più grandi occasioni che mi siano mai capitate, sono superfelice di poter vivere questa esperienza" Raiz: "Gli organizzatori hanno pensato che potessi avere qualcosa di interessante da dire". Il tema di Life in Gubbio è la vita declinata in ogni sua forma. Qual è per te il senso della vita? Agliardi: "Non lo so, è una domanda che mi fa star male nel vero senso della parola. Io infatti soffro di ansia e questo mio malessere non è altro che la scintilla di chi cerca ma non trova il senso della vita. Forse però non vale nemmeno la pena cercarlo" Raiz: "Il senso della vita è la tolleranza, la collaborazione, il dialogo interculturale". Nel corso della tua esistenza hai mai avuto incontri che hanno cambiato il tuo modo di vedere la vita? Agliardi: "Quasi ogni giorno puoi fare incontri che ti cambiano la vita. Io potrei fare almeno 40 nomi, ma mi limito a Nicolò Fabi che ha sempre creduto in me, a Riccardo Vitanza, del mio ufficio stampa, e a Laura Pausini ed Eros Ramazzotti" Raiz: "Certo. E' romantico pensare che ci sia un destino prestabilito ma è ancora più romantico credere che un piano non esiste ma che è già tutto dentro di noi, che siamo noi ad approfittare delle occasioni della vita". Di che cosa parla la tua musica? Agliardi: "Purtroppo di me. Dico purtroppo perché un'opera emoziona quando riesce a parlare di qualcos'altro. Nelle mie canzoni sono presenti personaggi che somigliano a me o alle persone che amo, insomma sono io sotto mentite spoglie". Raiz: "La mia musica parla di cose semplici, dei sentimenti, della sofferenza, dell'amore. E tramite la musica cerco di esaltare l'omogeneità culturale dell'area mediterranea, mia terra d'origine, oggi costantemente in pericolo e divisa tra il nord e il sud e l'est e l'ovest".