In numero ridotto e a debita distanza l'uno con l'altro, si è rinnovata la tradizionale cerimonia di commemorazione dei caduti dellaGrande Guerra in cima al Col di Lana con l’immancabile visita al Sacrario di Pian di Salesei. Un appuntamento che anche quest'anno nonostante le misure anti Covid, ha visto la presenza di una delegazione eugubina sulle Dolomiti bellunesi.
In un clima ben lontano dai 40 gradi respirati in Umbria (appena 12 gradi in vetta e il rischio di precipitazioni temporalesche) non sono mancati i presenti nel luogo del cratere lasciato dalla scoppio della grande mina nell'aprile 1916, dove ogni anno una Delegazione dell'esercito italiano e una dell'esercito austriaco si ritrovano per ricordare le tante vittime di quel sanguinoso conflitto. In quel contesto il 15 maggio 1917 i soldati eugubini vollero ricordare e rinnovare la propria tradizione organizzando una Festa dei Ceri, nel giorno della festa del reggimento dei Cacciatori delleAlpi, che resto nella memoria di tanti e venne raccontata in pagine memorabili da Gerardo Dottori. Tre anni fa furono oltre 2.000 gli eugubini che parteciparono alla cerimonia con la realizzazione di una copia dei Ceri oggi custoditi nel sacrario a valle a Pian de Salesei. In ricordo di quella pagina epica, una statuina di S.Ubaldo, definito da Papa Giovanni PAolo II " santo della riconciliazione", e' custodita nell'a cappella in cima al Col di Lana.
La S. Messa è stata concelebrata dal Cappellano degli Alpini Don Lorenzo Cottali e come al solito è stata officiata nel cratere scavato dallo scoppio della "mina del Col di Lana" che permise il 17 aprile 1916 all'esercito italiano di conquistare le vetta, spazzando via l'intera guarnigione austriaca.
Una cerimonia che quest'anno assume ancora maggiore significato essendo il 2020 ormai già consegnato agli annali come l'anno della pandemia, anno in cui la comunità eugubina ha dovuto rinunciare alla Festa dei Ceri il 15 maggio e, alla luce del prolungamento dello stato di emergenza, anche di una possibile edizione straordinaria il prossimo 11 settembre come auspicato da un gruppo di ceraioli che hanno anche scritto al sindaco per invitare comunque la comunità ad un momento di riflessione. Proprio l'episodio dei Ceri sul Col di Lana, organizzati dai soldati eugubini negli anni in cui per il decreto regio non era possibile svolgerebbe laFesta il 15 maggio, e' uno dei precedenti richiamati dai ceraioli scriventi per sollecitare un confronto sull'opportunità di svolgere la Festa anche al di là' della sua data canonica e imprenscindibile.
Stasera servizio e immagini nel tg di TRG.
Gubbio/Gualdo Tadino
03/08/2020 09:34
Redazione