GUBBIO - Lasciare un commento, una dedica o una riflessione per dire "c'ero anch'io". Sono tanti i turisti che, in visita a musei, mostre o palazzi storici, non rinunciano a mettere nero su bianco sul libro delle firme un'osservazione, un pensiero o semplicemente il proprio nome. Un modo per dare testimonianza di esserci stato, ma anche un'occasione per esprimere qualche suggerimento e - perché no - qualche critica. Anche a Palazzo Ducale, splendido gioiello architettonico voluto dal duca Federico da Montefeltro a copia di quello di Urbino, c'è un libro a disposizione dei tanti turisti che tutti i giorno arrivano da ogni parte d'Italia e del mondo per visitare la città dei Ceri. Ci sono infatti commenti di visitatori provenienti da Roma, Pisa, Parma, Napoli, Cosenza, Cervia, Padova ma anche da più lontano, come Stati Uniti, Spagna, Francia, Olanda, Brasile e non mancano caratteri indiani e giapponesi impossibili da decifrare. "Gubbio è meravigliosa.
Splendido esempio di antico e moderno insieme" oppure "Grazie a mio marito che per i primi due mesi di matrimonio mi ha portato nella bellissima Gubbio" o ancora il messaggio lasciato da Viola e Manuel con il quale annunciano che presto saranno sposi, sono solo alcune delle dediche lasciate dai turisti.
Sfogliando il libro però ci si accorge che c'è anche dell'altro. Accanto a dediche e apprezzamenti infatti è possibile leggere numerose critiche, tutte incentrate sullo stesso tema: secondo i turisti Palazzo Ducale, al suo interno, sarebbe decisamente troppo spoglio.
I commenti non arrivano a sproposito, dal momento che riaccendono una questione da anni al centro del dibattito cittadino, quella dell'offerta del museo di Palazzo Ducale.
"E' un palazzo splendido ma andrebbe allestito con i suoi arredi originali. E' troppo spoglio", scrive un turista, "In questo museo non c'è niente da vedere", aggiunge un altro. Ma non mancano commenti molto più sarcastici come "Essenziale, complimenti per l'intonaco", "Vi hanno pignorato l'arredamento?" ed ancora "L'unica cosa interessante sono i condizionatori".
C'è anche chi suggerisce l'intervento della troupe di Striscia la Notizia con frasi come "Roba da Gabibbo" e chi critica il prezzo del biglietto d'ingresso - l'intero costa 2 euro, il ridotto 1 - con il commento lasciato il 28 settembre scorso da un turista: "Francamente mal si giustifica il pagamento del biglietto, nulla togliendo alla bellezza del palazzo".
Nonostante il fascino delle tarsie dei portoni, dei soffitti a cassettoni e dei caminetti in pietra serena, l'edificio risulta infatti privo di qualsiasi pezzo d'arredo.
Inevitabile dunque per il turista l'impressione di trovarsi all'interno di enormi sale nelle quali non c'è niente da ammirare se non il bianco candido delle pareti. E tra i visitatori c'è anche chi reclama lo studiolo del duca Federico da Montefeltro, conservato oggi al Metropolitan Museum di New York.
23/10/2006 08:52
Redazione