Nocera Umbra città della danza

Due domeniche all’insegna della danza, con uno spettacolo ricco e quanto mai professionale, offerto da oltre duecento ballerini provenienti da tutta l’Umbria e dal Lazio. In questi due fine settimana appena trascorsi, Nocera Umbra è stata eletta città della danza, una delle forme artistiche più antiche di espressione corporea nella storia dell’uomo. La seconda edizione della rassegna interregionale “Sognando l’arrivo della primavera” al teatro Cottoni di Nocera Umbra, organizzata dall’Aics “Jikoro Kano” di Nocera e Gualdo Tadino si è conclusa ieri tra gli applausi delle scuole e di tutti gli intervenuti, tra cui il sindaco nocerino Donatello Tinti, la presidente regionale Aics Sonia Gavrini e il presidente della Comunità Montana “Monte Subasio” Picchiarelli. Soddisfazione nelle parole del primo cittadino Tinti: “La nostra città mostra, come anche in questa occasione, siamo sempre in prima linea a favore di tutti quegli eventi in cui la cultura si fa protagonista”. Vari i generi presentati alla rassegna, con una forte connotazione classica e contemporanea e moderna, con allieve piccolissime sino ad arrivare alle più grandi di livello semi professionista. La presidente Aics “Jikoro Kano” di Nocera Umbra e Gualdo Tadino Loredana Fattorini ha ribadito il suo impegno a favore della danza, da oltre venti anni. “Siamo stati realmente felici di aver ospitato un evento culturale ed artistico di questo livello. Occorre – ha aggiunto la Fattorini - lasciare più spazio a simili manifestazioni che vedono i nostri giovani protagonisti delle loro passioni”. Le scuole di danza che hanno preso parte alla rassegna sono state quelle del teatro Morlacchi di Perugia, la Fenice di Spoleto, la scuola di danza Tersicore d Tavernelle, Scarpette rosa di Marsciano, Spazio Danza di Foligno, Il Cigno di Cannara, New Garden di Roma, Aics di Nocera Umbra e Gualdo Tadino e l’Apollon Musagete di Ponte Valleceppi. L’evento ha ricevuto il patrocinio della Regione Umbria, la Provincia di Perugia, il comune di Nocera e la Comunità Montana “Monte Subasio”.