A chiudere in bellezza i festeggiamenti dei centenari ed ultracentenari del 2023, è stata ieri, la Signora Cesira Spinosi, della piccola frazione di Colsantangelo. La comunità di Nocera, parenti ed amici, si sono stretti intorno a lei per festeggiare un traguardo così importante quanto difficile e raro da raggiungere. L’Amministrazione comunale, rappresentata dal Sindaco On. Virginio Caparvi e l’Assessore Giuseppe Cioli, hanno portato il saluto e gli auguri della città, donandole una pergamena beneaugurale ed un omaggio floreale. La dolcissima nonnina che ieri ha compiuto 100 anni, rappresenta la forza di una generazione che ha vissuto la guerra, la ricostruzione e la trasformazione del nostro Paese. Cesira Spinosi, nasce il 26 settembre 1926, in un piccolo vocabolo di Nocera Umbra denominato “La Costa”, poche anime e tanta fame nell’Italia dei primi del novecento. Cesira aveva due fratelli e due sorelle, una grande famiglia molto difficile da gestire. Erano gli anni in cui nei contesti rurali le donne lavoravano nei campi ed in casa, accudivano gli anziani ed i bambini, si occupavano degli animali e di poter mettere qualcosa sulla tavola per tutti ogni giorno. Una vita dura, resa ancor più difficile dallo scoppio della seconda guerra mondiale che arrivò proprio nella sua migliore giovinezza. Dopo aver superato anche gli orrori e le brutture della guerra, Cesira ritrova una nuova speranza di vita, e con molta gioia corona il suo sogno d’amore e si sposa con un bel giovanotto di nome Pietro Menichini, con il quale va a vivere nella frazione di Colsantangelo dove tuttora risiede. Anche lì, non si risparmia, aiuta nei campi ed in casa è sempre all’opera, in dialetto si diceva “andare all’opre”, ovvero aiutare sempre chi ne aveva bisogno e quindi, a cucinare, filare, rammendare e tanto altro, perché nei piccoli paesini ci si sosteneva l’un l’altro e tra le tante esperienze fatte in quegli anni, Cesira aiuta anche una donna a partorire in casa in attesa che arrivasse il dottore. Gli anni passano e piano piano arriva anche il benessere, mentre l’Italia veniva ricostruita anche Pietro e Cesira iniziano a costruire la loro famiglia ed una nuova casa, guerra e povertà, resteranno un lontano ricordo da narrare ai propri figli e alle nuove generazioni. Cesira è un esempio di coraggio e di amore puro, un concentrato dei più nobili valori umani e morali ed oggi, a nove anni dalla morte di suo marito, vive ancora nella sua casa con i figli, i nipoti e pronipoti. La bisnonna, fisicamente provata dagli anni, ma mentalmente lucidissima, canta canzoni dei suoi tempi e racconta storie lontane grazie alla sua fervida memoria. Perfettamente al passo con i tempi è sempre pronta a dire la sua e a dare consigli a tutti.
Gubbio/Gualdo Tadino
27/09/2023 09:07
Redazione