L'Assemblea legislativa dell'Umbria non ha votato, per mancanza del numero legale, la mozione sulla "Riattivazione del tribunale di Orvieto e delle sezioni distaccate di Assisi, Città di Castello, Foligno, Gubbio e Todi" proposta dal consigliere regionale Valerio Mancini (Lega). "La mozione arriva - aveva spiegato Mancini illustrando l'atto in Aula - dopo la richiesta di aiuto da parte dei sindaci che hanno coinvolto in questa battaglia di civiltà giuridica i consiglieri regionali e i rappresentanti del governo. La soppressione degli uffici giudiziari di prossimità ha fortemente penalizzato cittadini e imprese, sempre più in difficoltà per l'accesso ai servizi della giustizia, sia per questioni prettamente geografiche, sia in termini di produttività. La situazione che si è venuta a creare non ha avuto risvolti negativi soltanto in termini di costi e disuguaglianza di accesso al servizio, ma ha costituito anche un grave vulnus per la tranquillità e la serenità della vita quotidiana dei cittadini, dal momento che la prossimità degli uffici giudiziari è uno dei cardini per la sicurezza dei cittadini. A distanza di oltre dieci anni, appare chiaro che l'estensione geografica, le caratteristiche geomorfologiche di alcuni territori e l'oggettiva difficoltà di raggiungere gli uffici giudiziari da parte dell'utenza di riferimento costituiscono giuste ragioni per una revisione del sistema organizzativo delineato nel decreto legislativo '155/2012'". Nel suo intervento - riferisce la Regione in una nota - Michele Bettarelli (Pd) ha detto che "si tratta di un argomento interessante e calzante. Un atto condivisibile, ma non mi sembra che ci siano i numeri per votarlo. Noto che Mancini è costretto a fare un atto di indirizzo contro quello che sostiene la presidente Tesei, che si dimentica che oltre ad Orvieto ci sono altre cinque sedi. I sindaci ci hanno scritto per chiedere il nostro aiuto, anche quelli di centrodestra. Quindi questa è un'azione politica corretta e la sostengo a patto che si giochi a carte scoperte. Un atto di questa Aula che dovrebbe essere recepito da chi ci governa".