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Oggi l'autopsia per l'incidente di caccia

Incidente di caccia di Pietralunga, oggi l'autopsia e l'esame balistico disposti dal pm Sottani per far luce sul tragico episodio di sabato mattina

PIETRALUNGA - Saranno l'autopsia che verrà effettuata stamattina all'ospedale Silvestrini di Perugia e la perizia balistica a fare piena luce sull'incidente di caccia che sabato mattina è costato la vita al 57enne tifernate Angiolo Piandani. L'uomo, colpito aalle spalle da un colpo di fucile a palla, 55enne è morto all’interno dell’azienda faunistica venatoria di Perrubbio di Pietralunga. Un gruppo di amici cacciatori tifernati, per passare un sabato tranquillo in aperta campagna, aveva deciso di recarsi nella riserva per cacciare fagiani. Dopo un’ora di caccia un colpo di fucile, caricato a palla, ha colpito alla schiena Angiolo Piandani, falegname tifernate di 55 anni. Il colpo sembra che sia partito dal fucile di un amico del Piandani, F.G., 48enne, anche lui tifernate. Secondo le prime indiscrezioni pare che F.G. abbia improvvisamente avvistato un cinghiale e per questo motivo avrebbe cambiato il tipo di munizione all’interno del fucile. Un drammatico scherzo del destino se si pensa che la pallottola, partita dal fucile dell’amico per abbattere il cinghiale, avrebbe colpito un sasso ed in seguito sarebbe stato deviato nella schiena del povero falegname. Vista la gravità della situazione è stato subito allertato il 118 che con un’ambulanza si è recato tra le località di La Serra e Caimarocchi. Il medico a bordo tuttavia ha potuto constatare solo il decesso dell’uomo. I carabinieri della stazione di Pietralunga hanno subito avvisato il magistrato di turno, il dott. Sergio Sottani, che ha inviato sul posto  la dott.ssa Verdelli, che ha predisposto la perizia medico legale per i rilievi di legge assieme agli agenti della Digos di Perugia. Angiolo Piandani, 55enne, da tutti conosciuto come Franco, viveva con la famiglia in via fratelli Rosselli assieme alla moglie e due figli. Piandani aveva un avviato mobilificio presso la zona industriale tifernate, ed era socio del consorzio SMAI. Secondo le prime informazioni l’amico di Piandani, F.G., che avrebbe fatto esplodere involontariamente il colpo di fucile, sarebbe indagato con l’accusa di omicidio colposo.

 


09/01/2006 08:25
Redazione
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