Omicidio Geusa: domani prevista la sentenza per Tiziana Deserto

E' prevista per domani la sentenza del processo d'appello in cui Tiziana Deserto è accusata di aver concorso nell'omicidio e nella violenza sessuale della figlioletta Maria Geusa, morta a Città di Castello nell'aprile 2004 all'età di due anni e sette mesi. I giudici della Corte d'assise d'appello si ritireranno in camera di consiglio dopo le repliche della procura generale e degli avvocati Eugenio e Gianni Zaganelli, difensori della donna. Al termine della requisitoria il sostituto procuratore generale, Giancarlo Costagliola, ha chiesto una pena a 19 anni di reclusione per la Deserto, già condannata in primo grado a 15 anni (di cui tre condonati). Di contro la difesa ha sollecitato l'assoluzione. ''In questo processo non c'è neppure un indizio che prova la colpevolezza di Tiziana'', è l'opinione dei legali. ''Non posso pagare per una cosa che non ho commesso, sono innocente - aveva detto l'imputata in lacrime nel corso dell'ultima udienza, in una dichiarazione spontanea -. Ho il rimorso di essermi fidata di Giorgio Giorni affidandogli mia figlia. Quell'uomo oggi lo reputo un mostro''. Quest'ultimo, giudicato con rito abbreviato, è stato condannato con sentenza definitiva alla pena dell'ergastolo. I nonni paterni della piccola Maria Geusa, parte civile nel processo d'appello, hanno chiesto un risarcimento simbolico di un euro.