Omicidio Meredith: il sindaco di Perugia Boccali scrive al sindaco di Seattle

''La vicenda Knox e' una vicenda esclusivamente giudiziaria e l'amministrazione della giustizia in Italia compete allo Stato, non alle citta''': e' quanto ha scritto il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali a quello di Seattle, Mike Mc Ginn, citta' gemellata con il capoluogo umbro e della quale e' originaria Amanda Knox condannata a 26 anni di reclusione per l'omicidio di Meredith Kercher dalla Corte d'assise perugina. ''Non ho visto ne ora ne mai alcun antiamericanismo a Perugia'' ha sottolineato Boccali. Boccali - in una lettera il cui testo e' stato reso noto dal Comune - ha spiegato che a Perugia ''e' stata appresa con rammarico'' la notizia di sospendere per il momento l'intitolazione di un parco della citta' americana a quella umbra. ''Non solo e non tanto per il fatto in se' - ha aggiunto -, ma soprattutto per i motivi che sarebbero stati addotti, leggendo le fonti giornalistiche, ovvero una piu' o meno diffusa ostilita' verso Perugia per la condanna di Amanda Knox''. Il sindaco perugino ha ricordato che i due centri sono gemellati dal 1992, sono comunita' amiche e nel corso degli anni si sono scambiati molti segnali di reciproca vicinanza. ''L'ultimo, in ordine di tempo - ha detto Boccali -, e' Sister Orca (una scultura - ndr), che tutti i giorni alle migliaia di perugini e visitatori che prendono il mini metro' ricorda un augurio di pace nella cultura dei nativi americani''. Riguardo alla vicenda giudiziaria della Knox, Boccali ha evidenziato che ''le relazioni tra le comunita' di Perugia e Seattle non c'entrano nulla, ne' devono entrarci in alcun modo''. ''Ho letto, del resto, anche alcune opinioni di cittadini di Seattle - ha proseguito - che la pensano alla stessa maniera, ed ho ricevuto una lettera del presidente del Comitato di gemellaggio Perugia-Seattle, Mike James, che svolge analoghe considerazioni. E' stato avanzato il sospetto che nella condanna di Amanda Knox abbia avuto un qualche ruolo una corrente di antiamericanismo diffusasi in citta'. E' assolutamente falso: non ho visto ne' ora ne' mai nessun antiamericanismo a Perugia, dove vivono, lavorano, studiano tanti cittadini americani. Dove ogni anno arrivano tanti turisti americani. Dove si esibiscono ogni anno tanti artisti americani, soprattutto musicisti jazz. Li consideriamo amici. Sono i benvenuti nella nostra citta'. Non credo dunque - ha sottolineato Boccali - che i giudici possano essere stati influenzati da un fenomeno che non esiste''.