Omicidio Meredith: padre di Sollecito sicuro dell'innocenza del figlio

''Questi accertamenti sono stati chiesti da noi, oltre che dalla Procura, tanto siamo certi che gli esiti saranno a vantaggio della difesa di mio figlio''. Lo ha detto intervenendo ieri sera a 'Matrix' Francesco Sollecito, padre di Raffaele, uno dei tre indagati per l'omicidio di Meredith Kercher, e augurandosi che gli esami si concludano presto. Pur non potendo dire di avere ''la matematica certezza'' che le perizie si risolvano a favore del figlio, il professionista ha ribadito piu' volte la certezza che il giovane e' innocente. Certezza che ha sempre avuto, ha ribadito, e per la quale non ha nemmeno dovuto, come gli e' stato chiesto, guardare negli occhi suo figlio. ''L'ho fatto solo per dargli conforto', ha risposto. Quanto alla passione per i coltellini coltivata da Raffaele, ''quanti assassini si conoscono - ha chiesto retoricamente il padre - che vanno in questura con l'arma del delitto?''. Interpellato sull'ipotesi che Raffaele sia stato coinvolto da Amanda per ripulire il luogo del delitto, il padre ha riferito di avere saputo dal figlio che la ragazza, il giorno prima, gli aveva prestato un particolare strumento di pulizia per asciugare l'acqua dopo che gli si era rotto lo scarico di un lavello, e che poi insieme lo avevano riportato nella villetta di lei quando vi si erano recati per vedere cosa fosse accaduto. Sollecito ha mostrato di avere grande fiducia nel figlio, ma ha ammesso che e' stata una sorpresa scoprire che il ragazzo fumava hashish. ''Di questo non mi aveva mai parlato, questo e' uno dei pochissimi difetti che gli conosco''. Intanto giornata di visita nel carcere di Capanne oggi da parte dei parenti dei tre arrestati con l'accusa di avere ucciso la studentessa inglese Meredith Kercher nel suo appartamento di Perugia. I primi ad arrivare, poco dopo le otto, sono stati i genitori di Amanda Knox, la giovane coinquilina statunitense della vittima. Sono scesi da una piccola utilitaria e non hanno risposto alle domande dei giornalisti. Verso le nove sono arrivati il padre di Raffaele Sollecito, il fidanzato di Amanda, ed i suoi difensori, Luca Maori e Marco Brusco. Anche il padre di Raffaele non ha voluto parlare con i giornalisti. Verso le 9.30 e' stata la volta di Alexandra Beata, la compagna polacca del musicista congolese Patrick Diya Lumumba. Per lei e' il primo incontro dopo l'arresto. ''Sono serena e non vedo l' ora di rivedere Patrick'' ha detto ai cronisti