Omicidio Olga, è sempre caccia all'uomo

Prosegue la caccia all'uomo da parte degli inquirenti che indagano sull'omicidio della 62enne ucraina Olga Dunina, il cui cadavere è stato ritrovato martedì all'interno di uno scatolone ai bordi della strada che da Foligno conduce a Spello. L'uomo, Giovanni Miceli, il 67enne marito scomparso proprio nelle ore del ritrovamento e indagato per omicidio volontario è ancora irreperibile. Le tracce hanno portato gli inquirenti a Roma, ma le testimonianze dei parenti e degli amici non hanno ancora permesso di rintracciarlo, anche se l'uomo non dovrebbe disporre di finanze e conoscenze tali da permettergli una latitanza troppo prolungata. INtanto il tunisino che ha ammesso di averlo aiutato a trasportare, ignaro, lo scatolone, indagato per concorso in occultamento di cadavere, avrebbe dovuto aiutarlo anche per un altro trasporto, forse del materasso. Quello sul quale i Ris hanno isolato tracce di sangue. Ulteriore viaggio saltato evidentemente per l'improvvisa fuga del Miceli dopo il ritrovamento casuale del cadavere, avvenuto troppo presto per i suoi piani di fuga. Fuga cui il pm Formisano che coordina le indagini, e i carabinieri del Nucleo operativo e della compagnia di Foligno contano di porre fine a breve.